Maria Rachele Ruiu torna ad attaccare l'educazione al rispetto

Maria Rachele Ruiu pare molto confusa. Mentre continua a urlare che servirebbero leggi di stampo russo con cui garantire la discriminazione dei figli degli altri e mentre tenta di rendere orfani i bambini che non hanno i genitori del sesso che dice lei, insiste nel chiedere che il genitore omofobo sia messo nelle condizioni di poter corrompere alla sua ideologia degli innocenti.
In pratica, sostiene che loro abbiano il diritto di essere agevolati nell'addesteamento omofobo dei loro figli e che i figli transfender degli altri siano costretti a subire violenze a scuola perché a lui sgraditi.

Cavalcando la solita truffa "gender", è a nome della sua organizzazione forzanovista ch scrive:

Facendo leva sull'ignoranza degli intolleranti, è nel solito comunicato stampa che usa l'omofobia per promuovere l'estrema destra di Salvini e della Meloni che scrive:

Perché l'amministrazione Gualtieri ha bocciato la mozione che banalmente chiedeva di garantire che i genitori siano messi a conoscenza dettagliatamente dei progetti inerenti ai temi sensibili quali educazione affettiva, sessuale, identità di genere, proposti nelle scuole della Capitale, per poter esprimere il proprio consenso? Perché teme che questi progetti possano non essere condivisi dai genitori? Sembrerebbe che pur di continuare a spianare la strada alla propaganda Gender all'interno delle scuole della Capitale, pur di imporre una visione a senso unico, ideologica, come nei peggiori totalitarismi, la giunta sia stata disposta addirittura a stralciare il patto educativo tra famiglia e scuola, foriero di benessere per gli alunni. Lascia sgomenti, infatti, la bocciatura della mozione di Fratelli d'Italia, che ringraziamo, in cui si chiedeva di garantire il diritto al consenso informato preventivo dei genitori rispetto ai temi sensibili inerenti intimità e affettività dei figli. Non siamo disposti e mai lo saremo ad appaltare l'educazione dei nostri figli a nessuno, figuriamoci a chi vorrebbe indottrinarli.

Peccato sia solo la Ruiu a ritenere che il rispetto sarebbe tema sensibile, ovviamente citando il suo Putin mentre si inventa che il contrasto all'odio sarebbe "indottrinamento". E se la sua organizzazione andava per scuole a invitare gli studenti a non usare i preservativi, scrive pure:

Le battaglie politiche e ideologiche si facciano a viso scoperto nei luoghi predisposti, e non alle nostre spalle nelle scuole dei nostri figli, che hanno il diritto di veder rispettata la loro crescita senza che nessuno li confonda con il gender. Nel ringraziare ancora i consiglieri di Fratelli d'Italia Rocca, Barbato, Quarzo, Erbaggi e Mussolini per la proposta e la sensibilità avuta, sfidiamo Gualtieri e la sua amministrazione ad organizzare un incontro pubblico, con le associazioni dei genitori sulla libertà educativa.

Insomma, il fine era quello di sostenere che l'omofobo dovrebbe votare Giorgia Meloni, ossia il partito in cui lei si era candidata.


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