Provita Onlus torna a far leva sulla transfobia contro il contrasto al sessismo nelle scuole

Se l'organizzazione forzanovista Provita Onlus non pare in grado di definire cosa sarebbe quel fantomatico "gender" che continuano a citare contro il contrasto al sessiamo, contro l'educazione al rispetto e contro la civiltà, è facendo leva sull'ignoranza degli intolleranti che li troviamo a scrivere:

Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, c’è un filo rosso -o forse dovremmo dire arcobaleno- che lega i due principali sindacati degli insegnanti dei due paesi. È quello dell’assoggettamento al gender nella scuola e a danno dei bambini.
Succede infatti che negli Usa il più grande sindacato degli insegnanti della nazione ha approvato questa settimana una nuova misura che chiede al gruppo e ai suoi membri di promuovere procedure di cambio di sesso per i giovani LGBTQ. La National Education Association (NEA), infatti, ha approvato un nuovo progetto, con un finanziamento di ben 580.000 dollari per affrontare quella che loro chiamano «la prevalenza della discriminazione e della violenza mirata» a studenti ed educatori LGBTQ. La misura, che sarà in vigore per un anno, aggiornerà la guida alla contrattazione della NEA sulle questioni LGBTQ, come l'accesso alle procedure di cambio di sesso per studenti e anche per i dipendenti scolastici.

Premesso che è opinione non condivisa di Coghe il sostenere che la mancata promozione dell'omofobi sarebbe a «a danno dei bambini», del tutto surreale è il loro sostenere che qualcuno vorrebbe «promuovere procedure di cambio di sesso » per gli studenti quando si sta parlando di contrasto al bullismo.

E non va meglio quando di inventano che il contrasto al sessismo sarebbe a vantaggio delle persone transgender, girando che i genitori sarebbero tutti omofobi e contrari come Coghe al diritto all'esistenza di interi gruppi sociali. Ma dato che gli studenti transgender non sono milioni come pare sostenere Coghe, appare abbastanza facile pensare che l'abolizione delle gonne per le femminucce e la mancata separazione fra sessi (come peraltro avvien ein Italia) sia contro il sessismo:

Sulla stessa linea d’onda - e di altrettanta gravità - sembra essere la decisione del più grande sindacato degli insegnanti della Gran Bretagna, la National Education Union (NEU), che ha consigliato a tutte le scuole di interrompere gli eventi sportivi non “inclusivi” e di utilizzare uniformi neutre rispetto al genere per diventare più “trans inclusive”. Inoltre sono state pubblicate alcune linee guida controverse che invitano gli insegnanti a non predisporre più posti a sedere in classe per maschi e femmine perché potrebbero addirittura «angosciare» gli studenti trans o non binari. Decisioni che sono state molto criticate da famiglie e genitori, i quali hanno denunciato che queste novità creeranno «un ambiente ostile e insostenibile» per alunni, genitori e insegnanti «che non sono d'accordo con l'ideologia transgender».

Quindi è in nome del loro odio verso le persone transessuali che sognano scuole in cui i maschi siano tenuti separati dalle femmine come avveniva in passato?


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