Salvini continua a minacciare querele
Matteo Salvini pare vantarsi di essere casta. Dopo aver mostrato nei fatti che lui non ha remore nell'abusare della sua immunità parlamentare per sottrarsi ai processi in cui verrebbe chiamato a rendere conto dei suoi insulti ad onesti cittadini, oggi si vanta delle querele con cui chiede che altri rispondano per ciò da cui lui è immune.
Nella fattispecie, promette che denuncerà Saviano per una definizione per cui è già in corso un processo a cui Salvini continua a non presentarsi:
Ovviamente Salvini sceglie un articolo filo-governativo in cui la destra sentenzia che loro avrebbero deciso che una definizione motivata andrebbe ritenuta "insulto", al contrario di quella "zecca tedesca" che sostennero fosse da intendersi come una lecita critica politica. Ed ovviamente dicono che sarebbe fatto divieto coonestare "un membro del governo" quasi come se ritenessero che il dissenso politico costituisca reato.
A Salvini andrebbe però spiegato che va bene che lui denunci tutti, ma poi in Aula ci dovrebbe andare. Perché sporgere querele e trascinarle all'infinito manco fossero una forma di ricatto non pare molto corretto:
Il processo a cui Salvini non si è presentato riguarda la denuncia che sporse su carta intesta del Viminale contro Salviano nel 2018:
Esatto. Contesta a Saviano di sentirsi offeso dalla stessa deinizione che dice di voler nuovamente querelare. In passato, il giornalista spiegò:
Dopo anni di invettive contro il Sud, a capo di un partito chiamato Lega Nord, il 4 marzo Matteo Salvini è stato eletto al Senato in Calabria. Con il sostegno, in particolare, di Giuseppe Scopelliti, già sindaco di Reggio Calabria e presidente della Regione, al momento in carcere per falso in atto pubblico. L’alleanza tra Salvini e Scopelliti è stata mediata da Domenico Furgiuele, il coordinatore regionale della Lega. Il cui suocero, Salvatore Mazzei, è un noto imprenditore a cui l’antimafia ha confiscato beni per 200 milioni di euro. Non sono cose che dice Saviano, tra l’altro. Sono cose che dice la magistratura.
E che ha raccontato anche il Guardian. Che però, non è stato querelato. Ma quella citazione di Salvemini, è diffamazione, o è un’opinione?
Infatti Saviano non ha mai detto che Salvini sia un malavitoso, ma lo ha accostato al personaggio di un romanzo:
Ma forse a Salvini non interessa tanto l'esito giudiziario, quanto la volontà di proporsi come il padano che vuole farla pagare a chi lo critica.