Anche Mario Giordano santifica il loro Vannacci, ormai guri del populismo di estrema destra

Il generale Vannacci pare molto presuntuoso mentre si vanta che tanti razzisti, omofobi e neofascisti si sarebbero ritrovati nei discorsi da bar. D'altronde anche Hitler ottenne un discreto consenso popolare.
Tutto felice perché aver insultato gay, stranieri, donne, persone di colore ed ambientalisti lo ha portato a guadagnare almeno 600mila euro, ha passato settimane a fare vittimismo dicendosi "censurato" per quell'odio he lui spacciava per "idee", anche se il suo essere ogni giorno in televisione e il suo godere della promozione gratuita offerta delle destre è un privilegio di cui poche persone hanno potuto godere. Evidentemente si è trovato a rappresentare la mediocrità dell'elettorato ignorante che i patriarchi russi sostenevano di voler finanziare in quanto razzisti e facilmente manipolabili.

Ovviamente non stupisce che anche Mario Giordano lo abbia voluto invitare a fare promozione gratuita al suo libro, sostenendo che l'odio e il razzismo debbano essere ritenute "idee":



La curiosa teoria di Vannacci è che i libri servirebbero a sentirsi legittimati nei propri pregiudizi, non a scoprire qualcosa di nuovo. E così, razzisti ed omofobi dovrebbero dargli 20 euro per leggere ciò che già pensano, senza approfondimenti o organizzazioni.
Al bar ti piace dire che vorresti uccidere i rom? Compri il suo libro e ti ci riconosci. Pensi che il colore della tua pelle ti renda ariano? Compri il suo libro e ti ci riconosci. Il suo libro pare dunque oggetto di culto per trogloditi che non vogliono evolversi, esaltato da una destra che fa vittimismo sostenendo che l'odio vada confuso con le idee.

Noiosa è anche la solita teoria sul fatto che il suo libro non sarebbe stato capito, anche se la scrittura maldestra rendeva effettivamente illeggibili interi passaggi. Eppure non è difficile comprendere il razzismo, la xenofobia, la misoginia e l'omofobia che venivano trasudate da quelle pagine. Se poi Vannacci sostiene di pensare altro, significherebbe solo he il suo libro è più pessimo di quanto già non appaia e che lui non abbia capacità di esprimere semplici pensieri da bar.