La figlia trans di Elon Musk decide di non avere più rapporti col padre
Elon Musk distrutto Twitter trasformandolo in un ricettacolo di estremisti di destra e si è lanciato andare a ripetute esternazioni omobitransfobiche. Ed ora che la figlia transgender ha deciso di rompere ogni legame con lui, il magnate incolpa alla scuola di averla “indottrinata” al marxismo.
La figlia, Vivian Jenna Wilson, ha anche deciso di adottato il cognome della madre, Justine Wilson, con la quale il magnate è stato sposato dal 2000 al 2008. Oggi diciannovenne, Vivian aveva intrapreso il processo legale per la modifica del nome e dell’identità di genere nel 2022, non appena diventata maggiorenne.
Aveva fatto coming out in famiglia già due anni prima, ma aveva tenuto la notizia riservata per timore della reazione del padre. E forse aveva ragione, dato che il magnate incolpa la Crossroads School di Los Angeles di aver “indottrinato” la figlia nell’ideologia marxista, come si evince dalle sue parole:
[Vivian] ha spostato le sue convinzioni politiche ben oltre il socialismo, identificandosi come comunista e adottando la visione che l’abbondanza materiale è intrinsecamente malvagia. Questa divergenza ideologica ha causato un dolore profondo a Musk, superato soltanto dalla perdita devastante del suo primogenito, Nevada. Musk attribuisce parzialmente l’orientamento ideologico di sua figlia all’educazione ricevuta alla Crossroads, un istituto educativo progressista di Los Angeles. Inoltre, egli ritiene che Twitter fosse permeato da un clima simile, che tende a soffocare le voci di orientamento destrorso e anti-establishment.
Pare quasi surreale che Musk si stupisca che la figlia abbia voluto allontanarsi da lui dopo che lui ha cercato di veicolare messaggi ostili verso la sua esistenza.