L'Italia va sempre peggio, ma lei ride

Il pastore evangelico Luigi Carollo ha trascorso l'intera campagna elettorale a predicare Giorgia Meloni, manco sostenesse che dovesse essere preferita a Gesù. Ma dato che la sua beniamina ha tolto gli sconti sulle accise al posto di abolirle come promesso in campagna elettorale, è con un collegamento logico a noi incomprensibile che l'evangelico tira in ballo la sua contrarietà alla tutela della salute pubblica in tempo di pandemia:

Quale dovrebbe essere il nesso tra un lockdown reso necessario da una pandemia e i frutti del pessimo lavoro del governo da lui promosso non pare chiaro. Una pandemia è un evento imprevedibile con cause naturali, l'incapacità a governare ha cause umane riconducibili a chi non pare avere le competenze per gestire la situazione economica. Sostenere che gli errori del governo vadano paragonati ad una calamità naturale non pare reggere.

Giusto in questi giorni la signora Meloni ha riunito Fratelli d'Italia in un clima di grande euforia, pubblicando il solito selfie pieno di sorrisi ed abbracci:

Dopo quasi un anno al Governo, la meloni ci ha portato ad un -0.4% di Pil, al raddoppio degli sbarchi di migranti e a 73mila occupati in meno. Non ha proposto alcuna misura per frenare il caro-spesa e le rate dei mutui che aumentano del 75%, ha imposto tagli agli aiuti contro il caro-carburante e promette di inventarsi "reati universali" per vietare le famiglie gay.
Esattamente, quale sarebbe il motivo di tanta allegria? Lo saprà che i suoi sostenitori la paragonano ad una pandemia mortale?

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