Pillon difende i manifesti transfobici di Provita Onlus

Pare non esista giorno in cui l'ex senatore leghista Simone Pillon non tenti di corrompere alla sua ideologia malata e perversa quei genitori omofobi che lui vorrebbe spingere alla corruzione dei propri figli e i propri nipoti. Eccitato da un manifesto dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus in cui Jacopo Coghe chiede distinguo che impongano per legge di quale sesso dovrebbero essere i genitori per piacere a Putin, il leghista scrive:

Tentare di creare paure irrazionali nei poveri di spirito è alla base della loro propaganda, il che spiega perché Pillon continui a citare bambini e nipoti facendo credere agli omofobi che la mancata discriminazione sarebbe a danno delle prime vittime della sua ideologia. Eppure è evidente che siano Pillon e i suoi complici a non accettare che il mondo non si basi sui loro pruriti e che è in errore chi crede che chiunque non sia fatto ad immagine e somiglianza di Vannacci vada accusato di essere sbagliato e vada reso vittima di ingiuste violenze.
Ed è quasi comico che Pillon condisca il tutto tirando in ballo i "comunisti" in stile Berlusconi, ad ode e onore di una destra razzista, xenofoba, omofoba e mosogina che incarna la peggior ideologia anticristiana di questo secolo.
In fondo la Lega ha sempre cercato di fomentare odio verso chi è diverso. Prima erano i meridionali, poi gli immigrati, poi i mussulmani, ora gli omosessuali... a chi toccherà dopo? A chi non è abbastanza biondo con gli occhi azzurri? A chi non indossa un papillon e non si atteggia con movenze poco virili? A chi non è gradito ai dittatori russi che si ficevao interessati all'ignoranza del loro elettorato?


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