Secondo Provita Onlus, la colpa degli stupri non sarebbe dello stupratore ma del padre
Toh, che strano. Il prete incontrato da Giorgia Meloni viene definito "un grande amico" dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus e avrebbe avanzato la richiesta di vietare la pornografia in linea con l'agenda dell'estrema destra statunitense:
Insomma, in Emilia la signora Meloni ha incontrato un suo grande fan che su Facebook aveva più fotografie del duce che di sua madre; a Caivano è stata acclamata da un prete che promuove le organizzazioni forzanoviste impegnate nella promozione di Giorgia Meloni. Quando si dice il caso.
Intanto la loro Maria Rachele Ruiu, ossia l'ex candidata di Fratelli d'Italia che si impegnava a promuovere il sesso non protetto nelle scuole e che ha fatto della promozione dell'omotransfobia la propria fonte di reddito, è andata da Maurizio Belpietro a sostenere curiose teorie sugli stupri, ovviamente sostenendo che la colpa non sarebbe tanto dello stupratore quando di padri che lei accusa di non sapere fare i padri:
Nell'articolo, tale Maurizio Caverzan la definisce «tostissima e dalle idee chiare», sostenendo che Maria Rachele Ruiu sarebbe «mamma e moglie, counsellor laureata in psicologia, attivista dei diritti umani, in particolare vita, famiglia e libertà educativa, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia e del Family day».
E già qualcosa non torna, dato che definire «attivista dei diritti umani» una signora che si batte contro i diritti umani pare alquanto curioso. Ed infatti la signora esordisce dicendo che a lei non sta bene che le femministe accettino che una donna possa essere libere di fare ciò che vuole:
Mi motiva il fatto che questa società è schizofrenica: si parla molto della violenza contro le donne, ma solo in modo ideologico. Per esempio, in occasione dell’8 marzo il movimento “Non una di meno” sponsorizza la prostituzione chiamandola sex worker mentre è stupro a pagamento, nicchia sulla pornografia che è prostituzione filmata e ammicca a siti come Onlyfans.
E già qui la signora meriterebbe una bella denuncia penale per diffamazione, dato che nessuno ha "sponsorizzato" nulla. Il gruppo, infatti, sostiene semplicemente che una donna abbia il diritto di usare il suo corpo come meglio crede, anche se la signora Ruiu vorrebbe imporsi su di loro e obbligare le donne a fare ciò che dice lei.
A quel Punto, la signora tenta di sostenere che gli stupri di gruppo sarebbero colpa delle femministe:
Questa cultura aumenta l’oggettivizzazione della donna. L’8 marzo è solo la più eclatante di tante occasioni. Quando sono ancora piccole, alle nostre figlie viene insegnato che è un bene mostrarsi sexy, puntare sull’aspetto fisico e sui like.
Chissà se parla ancora delle femministe o di quella Giorgia meloni che vuole riportare Miss Italia sulla Rai. Ma dato che alla signora Ruiu piace ripetere slogan, le è stato chiesto se famiglia avesse "abdicato al compito di porre dei limiti". E lei ha risposto:
Più che aver abdicato, è stata distrutta. Ma la bella notizia è che proprio la famiglia è la soluzione di questa crisi. Per esempio, un fattore protettivo imprescindibile contro la sessualità malata è la figura del padre.
Senza citare quali "studi" starebbe citando, la signora sostiene che sarebbe colpa dei padri se i figli sono stupratori (ma forse solo quando ad essere accusato di stupri non è il figlio di La Russa):
Le ricerche scientifiche confermano che migliore è il rapporto tra padre e figlio e la loro comunicazione sui temi della sessualità, più i ragazzi imparano ad astenersi da attività impulsive e comportamenti a rischio e sviluppano maggiore controllo del livello di eccitazione. Un padre che supporta la propria compagna, ecco la famiglia, aiuta la figlia femmina a cercare nelle relazioni romantiche l’intimità e il sostegno emotivo senza ricorrere alla sessualità per ottenerlo. Una relazione stabile tra marito e moglie aiuta gli adolescenti e le adolescenti a dare il giusto valore alla fedeltà e alla responsabilità nei rapporti.
Dopo aver sostenuto che bisognerebbe vietare il divorzio come sostiene l'estrema destra evangelica statunitense, la signora tira in ballo la solita truffa "gender":
Spesso nei programmi scolastici di educazione sessuale i ragazzi vengono confusi dall’ideologia gender. Ancora più spesso si spiega ai ragazzi come trarre piacere dal corpo dell’altro con contenuti permissivi espliciti, contrari ai convincimenti di molte famiglie. In tutto il mondo occidentale questi programmi, presentati come educazione sessuale Cse (Comprehensive sexuality education ndr), insegnano a ricorrere al preservativo o all’aborto e puntano a normalizzare la pornografia. Il problema è che non sono efficaci.
Insomma, la signora fantastica su quanto lei sia contraria all'educazione mentre si inventa che sia colpa die padri se i figli sono stupratori.
Ormai partita per la tangente, la ignora Ruiu afferma anche:
Perché c’è il pensiero unico della cultura woke che nasconde gli interessi economici delle case farmaceutiche e delle cliniche che operano gli adolescenti per la transizione, facendo soldi a palate sulla pelle dei più fragili.
E chi avrebbe potuto pubblicare una simil" intervista" se non il giornale di Belpietro, sponsor unico del congresso omofobo organizzato da Provita Onlus insieme ai patriarchi russi?
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