Belpietro pare arrabbiato con Barilla perché l'azienda ha scelto di migliorarsi


I torni rabbiosi degli articoli pubblicati da Maurizio Belpietro rendono spesso incomprensibile il loro contenuto, motivo per cui non appare chiaro dove voglia andare a parere un articolo in cui attaccano Barilla perché giudicata colpevole si essere rispettosa delle minoranze.
Se ovviamente il termine "conversione" è inappropriato dato che non si parla di religiosi e se sostenere che la libera espressione di idee vada ritenuta "una offensiva" se sgradita a chi ha fatto dell'odio una fonte di guadagno economico, scrivono:



Vuole forse dirci che il boicottaggio funziona? E perché mai un cittadino non dovrebbe essere libero di poter scegliere cosa acquistare solo perché a loro piace chi calpesta la dignità delle minoranza?
Interessante, però, è che il quotidiano di Belpietro ammetta che la stragrande maggioranza della popolazione non è omofoba come loro, sostenendo che la violazione dei diritti umani offende un numero significativo di persone. Non a caso, il tentativo di boicottaggio della Barilla proposto dall'ex senatore leghista Simone Pillon non ebbe alcun effetto, dimostrando quale sia il vero sentimento popolare.

Praticamente l'articolo ci dicendo che si può cambiare, cercando di migliorare come ha fatto Barilla, o si può restare i trogloditi come certi giornali. Ma dai toni, l'impressione è che vogliano invitare i loro lettori a scegliere la seconda opzione.
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