L'ex senatore leghista Pillon pensa al "pisello" di miss Portogallo
L'ex senatore leghista Simone Pillon non pare avere molta stima dei suoi seguaci, dato che deve ritenerli molto stupidi o totalmente accecati dall'odio se pensa che possano ridere come bambinetti dell'asilo Mariuccia davanti alle battutine che lui si è inventato per insultare miss Portogallo.
Proponendosi come l'avvocato cinquantenne che passa il suo tempo ad occuparsi del contenuto delle mutandine delle ragazzine, dice che la vincitrice sarebbe "la principessa col pisello".
Le offese di Pillon si inseriscono nel solito attacco squadrista alla dignità umana coordinato da Jacopo Coghe. Entrambi paiono divertirsi a sostenere che le donne trans andrebbero chiamate al maschile, c, anche se quella è una donna trans e non certamente un "maschietto". Inoltre pare altresì evidente che parlare di "un trans" davanti ad una trans abbia l'unico fine di offendere e istigare alla discriminazione i peggiori omofobi che infestano il nostro Paese. E se è pur vero che una donna come la Meloni che vuole essere chiamata "signor presidente" mostra che a destra pare esserci molta confezione sul sesso, il fatto che un avvocato cinquantenne parli di "piselli" come un bambino dell'asilo non pare normale.
Naturalmente anche quote rose non c'entrano nulla, ma forse Pillon riteneva di dover insultare pure quelle.