L'ultima sparata del pastore modenese: «I Pride inducono a Satana»


Il pastore evangelico Luigi Carollo appare davvero estenuante nella sua incessante propaganda di istigazione alla discriminazione.
Poiché lui è solito affermare tutto ciò che le lobby di estrema destra gli dicono di dire, probabilmente non stupisce che abbia deciso di inventarsi che Halloween condurrebbe i bambini al demonio. Ma sinceramente non pare abbia alcun senso il fatto che si lanci nel tirare in ballo i Pride, ovviamente sostenendo che condurrebbero al satanismo.



Non è difficile comprendere la violenza di una simile frase. Affermare che qualcuno sarebbe satanista solo perché predica amore e rispetto è surreale. E se è pur vero che Carollo ha più volte lasciato intendere che lui preferisce Vannacci a Gesù, giurare il falso nel nome di Gesù per incitare i poveri di spirito all'odio parrebbe rendere legittimo domandarsi se non sia proprio la sua chiesa a traghettare anime verso la dannazione eterna. Perché quel suo dio che odia l'amore e si compiace dell'odio non pare esattamente quello che Gesù descriveva nel Vangeli.

Update 11:00. Nel consueto messaggio con cui il pastore evangelico Luigi Carollo è solito incitare i suoi proseliti a fare branco contro i nostri post, il proprietario della Sabaoth Church di Modena dichiara di avere "le prove" delle sue affermazioni:



Peccato che le fantomatiche "prove" della sua grave affermazione sarebbe questo scatto qui:



Se pare al limite del patetico assistere ad un predicatore di Vannacci che sostiene sia legittimo asserire che i gay sarebbero "satanisti" sulla base di quello scatto, i suoi gli vanno pure dietro e ci propinano un Attilio Negrini che è pronto a dichiarare che i gay sarebbero manifestazione di satana. Non quegli etero che rendono l'Italia il primo Paese al mondo per turismo sessuale, satana si nasconderebbe dentro chi osa non condividere le ostentate pulsioni sessuali del pastore Carollo.

E naturalmente gli insulti e le offese gratuite non mancano:







Curiosa è la loro teoria per cui amare non sarebbe dignitoso, odiare sarebbe un atto di cui vantarsi davanti al pastore che incita un cieco disprezzo contro interi gruppi sociali.
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