Continuano le molestie di Coghe alle persone trans, ora ha da ridire pure sugli assorbenti dei finlandesi
Indipendentemente dal pretesto usato per incitare odio, ogni singolo messaggio di Jacopo Coghe tenta di negare il diritto all'esistenza alle perone trans. Per negare che gli uomini trans siano per l'appunto uomini trans, lui incita i suoi proseliti a definirli "donne biologiche che si sentono uomini" in una chiara negazione della loro identità
Oggi usa quella locuzione per sbraitare che a lui non sta bene che gli uomini trans possano usare tamponi, citando quella solita truffa "gender" con cui cerca di fare soldi facili con business dell'omotransfbia:
Premesso che un tampone per uomini è sicuramente più dignitosi di quegli osceni feti di plastica che lui distribuiva ai suoi raduni omofobi, abbastanza noioso è il suo scomodare la "biologia" per negare che la natura umanava oltre i genitali e l'uso che lui ama farne.
Il sito dell'azienda spiega chiaramente che le accuse di Coghe sono solo fuffa ideologica, dato che un uomo trans hanno esigenze diverse dalle donne:
Gli uomini trans potrebbero continuare ad avere cicli mestruali anche durante la terapia ormonale sostitutiva. Le mestruazioni di solito terminano entro pochi mesi dall’inizio del testosterone. Tuttavia, alcuni uomini non vogliono la terapia ormonale sostitutiva, quindi le mestruazioni possono continuare normalmente. Anche gli asessuali e le persone non binarie possono avere il ciclo.
Con il nuovo prodotto Vuokkoset vuole sollevare la questione della distinzione di genere dei prodotti per l'igiene e dell'ansia legata alle mestruazioni negli uomini trans, perché per gli uomini trans il dolore mestruale non è solo dolore fisico. Gli studi dimostrano che il 93% degli uomini trans ha sperimentato disforia di genere correlata al ciclo mestruale. Dakota Robin, esperta di progetto, formatrice sui diritti umani che ha attraversato il processo di affermazione di genere, consulente del DEI, relatrice e specialista LGBTQ+, condivide la preoccupazione: “Quando ero giovane, le mestruazioni non solo sembravano strane ma in qualche modo sbagliate. La nostra cultura non riconosce realmente la diversità degli individui mestruati”.
Adottare un approccio ristretto al ciclo può causare mal di testa e problemi di identità. Le donne trans possono subire discriminazioni e vedere criticata la loro femminilità perché non hanno il ciclo mestruale. Gli uomini trans possono vivere situazioni difficili se il loro ciclo inizia improvvisamente ma non ci sono assorbenti o tamponi nelle toilette degli uomini sul posto di lavoro. Le persone trovano difficile affrontare le sfide legate al ciclo mestruale, come i sintomi della sindrome premestruale, con compassione. Oltre all’assorbente da uomo ce n’è in programma anche un altro, per me l’assorbente è per tutti indipendentemente dal sesso o dall’identità.
Cambiando atteggiamenti e ampliando le prospettive, possiamo anche eliminare la discriminazione contro le minoranze di genere. Il minimo che chiunque possa fare è capire che i periodi non definiscono la femminilità e comprendere la diversità che sta dietro ad essi.
Coghe pare lasciar intendere che lui farebbe di tutto per complicare la vita alle persone trans e per garantire subiscano inutili umiliazioni dettate da quel pregiudizio che lui incoraggia e promuove. E sinceramente non è chiaro quale assurdo motivo lo spinga a voler dedicare la sua vita al tentativo di cercare di danneggiare e complicare la vita altrui.