Gli evangelici si inventano l'esistenza di una fantomatica "cura" per l'extracomunitaria terminale


Il pastore evangelico Luigi Carollo è davvero certo che l'eventuale ricovero di Indi Gregorory in un reparto di cure palliative italiano regalerà alla bimba la possibilità di poter respirare autonomamente? Perché i medici dicono che morirà e non che vivrà felice e in salute come sostiene lui in un uso propagandistico della povera minorenne.
D'altronde mica si parla di quelle persone transessuali che potrebbero avere una vita felice se lui non invitasse i genitori omofobi ad avere atteggiamenti che le statistiche indicano come una provata causa di numerosi suicidi. Ed è a pensar male che potremmo osservare che l'evangelico spinge all'accanimento contro i terminali e alla morte per gli adolescenti in salute.



Non meno stucchevole è la retorica sulla cittadinanza italiana che Salvini avrebbe imposto alla minore per sottrarla alle tutele legali previste dalla sua patria. Perché vedere in padano che vuole imporre cittadinanze ai malati terminali dopo averla negata ai bimbi in salute nati in Italia da genitori stranieri è un qualcosa che si commenta da sé.
Eppure la Sabaoth Church prega perché sia fatta la volontà di Carollo e non quella di Dio, il quale ha stabilito che Indi non debba sopravvivere. Interessante è anche come Carollo abbia associato la bimba alle politiche identitarie del Governo Meloni, riconoscendo che l'intera vicenda è un pretesto politico per sostituire il diritto alla vita von un dovere all'agonia. E così non prega Dio, ma prega perché il Governo Meloni calpesti il voler di Dio e imponga inutili sofferenze ad una minore che in natura sarebbe già morta da tempo.
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