Il pastore evangelico è surreale mentre tenta di sostenere che gli uomini sarebbero più discriminati delle donne


In quella sua abitudine a citare i neologismi coniati dalla propaganda neofascista, il pastore evangelico Luigi Carollo parrebbe convinto che dire cose orribili possa piacere al pubblico a lui si rivolge. E così, oggi su inventa una falsa definizione di patriarcato, quasi ambisse ad essere complice di chi sottomette o picchia le donne:



Certo. Le donne hanno paghe mediamente inferiore agli uomini, ma lui dice di sentirsi discriminato in quanto uomo perché un imprecisato servizio telefonico non darebbe sufficientemente ascolto alle sue lamentele. Si lamenta che le madri abbiano più affidamenti degli uomini, anche se contro i genitori gay urla che lui esige che i figli vadano sempre dati alle donne. Ed ovviamente dice che si sente discriminato perché non ha un utero mentre detta legge sugli uteri altrui.
La sua teoria è che anche gli uomini morirebbero. Peccato non dica quanto uomini siano stati ammazzati in quanto uomini da mogli o ex fidanzate. E peccato neghi che san Paolo abbia enormi responsabilità con quella lettere dove sosteneva che la donna abbia l'obbligo di tacere al cospetto di un maschio.

Con buona pace per Carollo, servirebbe qualche argomentazione in più per sostenere che le perfide donne lo discriminerebbero come uomo mentre sono gli uomini che ammazzano le donne. E sarebbe bello elencasse i fantomatici "fatti mondiali" dato di sposi bambini non c'è traccia. c'è traccia di donne vendute e usate come schiave sessuali, di donne sottoposte a violenze di ogni tipo. Per non parlare delle bambine che in Italia sono rese vittime di pedofilia mentre Carollo invita le scuole a non mettere becco in ciò che i genitori fanno dei loro figli perché tema che possano intralciare chi vuole indottrinare i figli all'omofobia.
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