La Meloni non votò la Convenzione di Istanbul, ma dice che un selfie con mamma basti ad assoverla

Con buona pace per Giorgia Meloni, non basta farsi selfie con la madre per assolversi dalle proprie responsabilità nella coltivazione di una certa cultura. Eppure, dopo lo stupro di una donna usato in campagna elettorale, la Meloni parrebbe ora pronta a calpestare il cadavere di Giulia Cecchettin per i suoi soliti attacchi alle opposizioni:

Il fatto che la Meloni voglia negare esista un problema davanti a chi rivendica il possesso di altre persone è ciò che la rende parte del problema. Infatti i suoi selfie non la assolvono dall'essersi astenuta dal votare la Convenzione di Istanbul per la prevenzione della violenza di genere.
Inoltre, è proprio la ferocia che la destra sta coltivando contro la famiglia della vittima che parrebbero mostrare la loro responsabilità nella coltivazione di una cultura del possesso, la quale si spinge sino a portarla a voler mettere le mani su bimbe terminali inglesi per sottrarle dalle loro tutele affinché siano gestite come lei desidera.


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