Porro già sbraita contro i giudici. Intanto il figlio di La Russa finisce nel cda del Piccolo di Milano
Giorgia Meloni e Matteo Salvini silostengono che la soluzione all'immigrazione sia la deportazione. E così, hanno affittato terreni in Albania per stipare migranti italiani a nostre spese. In pratica, hanno aumentato i costi pur di raccontare al loro elettorato che chi ha la pelle scura è stato deportato fuori dai nostri confini (anche se poi vi faranno ritorno al termine dell'accordo).
Peccato che, come la quasi totalità delle leggi anti-migranti approvate dal Governo Meloni, l'operazione propagandistica presenti problemi di illegalità. E naturalmente Nicola Porro già sbraita che sarebbe inaccettabile che i giudici chiedano ai politici di operare nel rispetto della legge:
Peccato che sia assurdo sostenere che la legalità rappresenti una firma di 'boicottaggio' al governo, dato che non è colpa dei giudici se la Meloni opera nell'illegalità. E non dice nulla sul figlio di Ignazio La Russa che è stato messo nel cda del Teatro Piccolo di Milano:
Forse un giornalista dovrebbe occuparsi di quei fatti, non dei giudici che applicano la legge.
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