Carollo a Radio 24: «Papa Francesco è l'Anticristo. I gay vanno curati. L'uomo è discriminato rispetto alle donne»
Luigi Carollo ama cercare visibilità proponendosi come il pastore evangelico che incoraggia odio e discriminazione. Dai microfoni di Radio 24, l'estremista modenese ha ostentato la sua indole omofoba asserendo che «Papa Francesco è l'Anticristo perché sta diventando troppo inclusivo». Peccato che l'inclusività dovrebbe essere atto cristiano e forse Carollo ha sbagliato religione se vuole promuovere discriminazione e odio verso il prossimo.
Nel suo solito italiano stentato, il pastore sostiene che Papa Francesco sia l'Anticristo «perché ha aperto un suo pranzo gli lgbt», in un evidente riferimento al pranzo dei poveri a cui il Papa ha invitato un gruppo di donne transessuali. Dicendo che lui ha stabilito che essere gay costituirebbe peccato, aggiunge pure: «Anche Gesù sedeva con i peccatori. Ma io non vorrei mai che quella fosse una chiave per dire che adesso questo è l'inizio.. dopo.. prima potete fare i testimoni in chiesa, poi si potete fare anche quell'altro e poi si accettano pure i matrimonio».
Insomma, lui vuol potersi sposare quella sua socia in affari che va in giro a dire che le donne vittima di stuprò se la sarebbero cercata, ma ha in odio chi ritiene che il matrimonio non debba essere un privilegio di chi condivide i suoi stessi pruriti sessuali. Quindi lui accetta che i genitori pedofili possano sposarsi, non si lamenta dei mafiosi che si sposano ma urla che bisogna vietare ai gay di avere una famiglia perché lui non vuole. Non contento, conclude: «Gli lgbt sono peccatori, la chiesa deve accoglierli per curarli».
Dice anche che ai gay va detto che «quello che stanno facendo non è giusto, è un peccato, che devono conformarsi a quello che vuole Gesù [...] Il loro non è amore ma è sesso sfrenato a basta».
Contro le donne, sostiene che i maschi siano i veri discriminati e che il patriarcato none esisterebbe. Accusa Emma Marrone di essere una molestatrice sessuale. Sostiene poi che i carabinieri sarebbero sessisti perché gli riattaccherebbero il telefono in faccia se lui li chiamasse e dicesse: «Sono stato violentato, mi ha baciato una ragazza». Si lamenta poi che none esista la feta dell'uomo ma esista quello della donna.
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