Le incessanti molestie di De Carli ai figli delle famiglie lgbt
Mirko De Carli proporrà il test del Dna a tutti i bimbi d'Italia? Oppure a lui sta bene che qualcuno possa crescere il figlio dell'idraulico se è un maschio eterosessuale? Perché se non lo farà, pare evidente che a muovere le sue invettive sia solo una sconfinata omofobia.
Se è noioso il suo lanciare patetiche accuse di reati penali contro i sindaci che tutelano i minori, pare ancor più aberrante la ferocia con cui l'estremista di destra chiede che i figli delle famiglie gay siano privati da ogni tutela legale perché lui vuole che si dica loro che a crescerli dovrebbero essere donne che hanno scelto di non avere figli.
Sostenere che il bambino sarebbe "discriminato" dalla mancata discriminazione rende evidente anche du quanto violenza sia intrisa la sua dialettica. Perché la famiglia si ha dove si ha amore, non dove si consuma un coito che magari è frutto di pedofili o persone che rendono l'Italia il primo Paese al mondo per turismo sessuale. E se lui vuole cercare visibilità cercando di fare del male ai bambini, almeno la smetta di raccontare storielle sul fatto che la biologia dovrebbe contare più delle relazioni umane:
Ora che ha ottenuto un titoletto su chissà quale giornaletto, si sentirà più felice? Valeva la pena attaccare una famiglia e chiedere la discriminazione di due bambini per vedere il proprio nome su quei giornaletti? E quali mostri potrebbero mai partecipare alla sua "mobilitazione" di piazza finalizzata a cancellare i genitori di un bambino al solo fine soddisfare la sua sete di omofobia?
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