Ma quale atto vandalico! Ecco il video di Provita che sbugiarda la propaganda di Provita
Jacopo Coghe appare molto poco furbo mentre ci fornisce le prove che smentiscono la sua stessa propaganda. Non contento di aver spacciato un portacandele per un presunto "ordigno esplosivo" che lui sostiene sarebbe potuto esplodere pur senza avere un innesco, il portavoce di Provita Onlus ha parlato di "raid" e di fantomatici "atti vandalici" alla sua orribile serranda davanti alle opere della street artist Laika a sostegno delle famiglie arcobaleno e delle donne vittima di patriarcato.
E se fin qui siamo davanti al suo solito vittimismo da integralista che si dice discriminato perché non viene lasciato libero di discriminare, fa sorridere che in mezzo ai ai suoi consueti insulti mostri che quelle opere erano solo adesivi che potevano essere staccati con molta semplicità in pochissimi secondi:
Dato che la sua organizzazione è stata fondata da quel Roberto Fiore che ha assaltato per davvero gli uffici della Cigl ed è per davvero responsabile di veri atti vandalistici, i tag scelti da Coghe paiono assolutamente inappropriati. E lo dimostra chiaramente questo suo video:
Avrà visto come il suo fondatore ha ridotto la sede della Cigl per definire "vandalismo" due espressioni d'arte? E perché lui straccia chi esprime l'inclusività e poi frigna se qualcuno strappa quei suoi osceni (e in alcuni casi abusivi) manifesti di incitamento alla discriminazione?
Inoltre il fatto che lui e Maria Rachele Ruiu ridano e ballino mentre fanno battutine battute su fantomatiche "esplosioni" pare una vera e propria presa in giro a chi ha creduto alla storia del portacandele che Jacopo Coghe spacciava per "attentato terroristico" alla sua serranda:
Ma forse i due fanno bene a ridere, dato che in nessun altro stato occidentale avrebbero potuto fare soldi facili commercializzando la discriminazione. In fondo si sa, lavorare costa fatica ed è molto molto più facile odiare.