Continuno le molestie di Jacopo Coghe all'uomo trans ricoverato a Roma


Jacopo Coghe appare molto deprecabile nel fingere presunta interesse verso l'uomo trans che lui avrebbe voluto costringere a vivere in un corpo di donna. Ed è aberrante voglia strumentalizzare un caso eccezionale per chiedere che si neghi il diritto all'esistenza e alla felicità di interi gruppi sociali, inventandosi che lui lo farebbe perché buono e non perché ha scelto di fare soldi col business della discriminazione:



Probabilmente Coghe darebbe di matto se fosse chiamato al femminile, ma strilla che lui vuole che altri uomini siano etichettati in quel modo perché lui non accetta possano vivere la loro vita come meglio credono. E non va meglio col suo sostenere che i problemi clinici di una singola persona ci impongamo di poter negare rispetto a chi decide di essere felice solo perché lui sostiene che gli uomini trans sarebbero "donne che assomigliano a uomini".
Ma se è noioso dover perdere tempo a spiegare quanto inganno contengano le feroci parole di Coghe, forse basterebbe leggere i commenti dei suoi proseliti per capire come dietro alla sua propaganda ci sia solo squallida istigazione alla discriminazione:







Da notare è come tutti loro facciano molta attenzione a parlare sempre al femminile, come Coghe li incoraggia a fare, così da essere certi di risultare gratuitamente offensivi. Inoltre insistano nel non capire che un uomo trans può anche essere gay, in quel loro essere convinti che chi fa sesso con altre uomini dovrebbe restare in un corpo non suo solo per compiacere i loro pregiudizi:
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