Da che pulpito. Salvini punta il dito contro le gogne social
L'impressione è che Matteo Salvini ci campi con i social e con le polemiche nazionali, spesso apparendo del tutto disinteressato a come certe sue asserzioni contro famiglie gay e stranieri potrebbero avere ripercussioni sulle vite altrui. Eppure non pare abbia perso tempo nel decidere di speculare sul cadavere di Giovanna Pedretti:
A scriverlo è chi chiamò la stampa per citofonare e chiedere ad una famiglia se spacciasse:
Chissà perché Salvini sente bisogno c'è di commentare qualsiasi cosa accada, eccezion fatta per i saluti fascisti di Acca Laurentia. Ed è curioso condanni le gogne solo quando non è lui ad essere accusato di averle create:
Da parte di un vicepremier, inoltre, ci si aspetterebbe più cautela. Non certamente delle conclusioni semplicistiche giunte ancor prima delle indagini.
Intanto anche il leghista Rossano Sasso ne approfitta per inveire contro imprecisati "radical-chic", in un chiaro riferimento ai termini della loro propaganda:
Anche lui pare sia giunto a conclusioni davanti a semplici ipotesi. Ed anche lui pare propnso a mettere alla gogna chi non la pensa come lui:
Ed era anche molto orgoglioso di rinfacciare alla Ferragni il suo essere contrario a punire i reati dettati dall'odio omofobico:
Davanti ad una donna morta, probabilmente non si dovrebbe usare il dolore a fini elettorali.