Coghe cerca di usare le presunte vittime di stupro per attaccare i diritti delle donne?

Jacopo Coghe si è limitato a usare delle emoticons, forse sapendo che esultare sguaiatamente davanti a un presunto stupro sarebbe stato poco elegante. Eppure pare abbastanza evidente che il portavoce di Provita Onlus voglia mettere a frutto presunte violenze per la sua propaganda contro il diritto di scelta delle donne.
Dopo il suo silenzio davanti agli abusi sessuali dei preti pedofili o alle accuse di violenza sessuale rivolti al figlio del collezionista di busti del duce che la Meloni ha messo alla guida del Senato, contro chi garantisce il diritto delle donne scrive:

Se sarà giudicato colpevole, è giusto che paghi. Ma sinceramente nulla toglie senso al fatto che opporsi ad una destra che vorrebbe limitare il diritto di scelta delle donne resta un atto a sostegno alle donne. Quindi non è chiaro cosa vorrebbe dimostrare Coghe affiancando una notizia di cronaca ad volantino elettorale, dato che anche noi potremmo tranquillamente affiancare i volantini della sua organizzazione di estrema destra a indagati e condannati per rati dettati dall'odio.


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