Continuano le invettive dell'evangelico Carollo contro Sanremo
Il pastore evangelico Luigi Carollo è abbastanza scontato nel cercare visibilità grazie a sterili politiche contro il Festival di Sanremo, da lui accusato di proporre spunti di riflessione al posto di limitarsi alle sole canzonette. Mentre lui usa la sua chiesa per fare propaganda politica e per sostenere che il candidato leghista Vannacci sarebbe il frutto delle sue preghiere a Dio, si dice infuriato da chi invita ad amare il prossimo:
Naturalmente i suoi elogi a chi ci insulta fanno presumere che il suo scopo primario fosse quello di incitare i suoi allo squadrismo contro chi osa obiettare al suo pensiero:
Peccato che, con buona pace per il signor Carollo e per il suo proselito Francesco, lascia allibiti vedere gente che si dice "cristiana" e poi si arrabbia contro chi non promuove odio, sostenendo che sarebbe "politicamente corretto" promuovere tolleranza. E ormai non è neppure più chiaro se Carollo voglia ancora prendersela col Festival per lo spot di Pupa che il suo Simone Pillon sostiene possa "omosessualizzare" i bambini o se l'invettiva sia basata sul lamentarsi che chi non la pensa come l'estrema destra possa ancora avere un briciolo di libertà di pensiero.