Pillon strumentalizza una bimba stuprata per alimentare odio razziale
Secondo la logica dell'ex senatore leghista Simone Pillon, sarebbe un vero peccato lasciare che una bambina stuprata non sia messa a frutto per alimentare un odio razziale che nulla aggiunge all'orrore della vicenda. Ed è un peccato abbia omesso di ricordare ai suoi elettori che lui avrebbe provato un incommensurabile piacere nel costringere quella bambina al parto nel caso fosse restata gravida, così da soddisfare le pretese dei suoi amici dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus.
Ma non solo. Nella sua logica, quando un fatto avviene a Milano la colpa sarebbe del PD perché il sindaco è di quel partito. Ma se succede a Catania, dove il sindaco è di Fratelli d'Italia, la colpa è sicuramente da attribuire al fatto che il crimine è stato commesso da immigrati e non da quegli italiani che detengono il primato di stupri commessi in Italia oltre al primato mondiale per turismo sessuale:
Quindi la gravità di un fatto dipenderebbe dalla nazionalità di chi lo commette? E davvero non ha schifo nello strumentalizzare una minorenne per sottolineare il suo disprezzo verso i migranti?
Qualcuno potrebbe poi osservare che scrivere "mi ci viene" sia espressione di una scarsa conoscenza della nostra lingua da parte del leghista.
Va poi notato che Pillon non ha scelto simili toni quando ad essere stato accusato di stupro è stato il figlio di La Russa o quando si parlava delle due cuginette abusate per mesi a Caivano… Evidentemente quelle vicende non sarebbero servite ad istigare i razzisti.
A sottolineare la nazionalità degli stupratori è stato anche il solito Matteo Salvini, il quale si è lanciato nel proporre quella sua castrazione chimica che servirebbe a dimostrare ai criminali che un governo leghista arebbe capace di essere più inumano di loro:
Caso vuole che nessuno di loro chieda le dimissioni di Piantedosi, con i membri del governo che inveiscono contro tutti quasi non ci fossero loro al governo.