Continua l'attacco di Porro alla Salis. Dice che forse ha trovato due possibili prove che magari darebbero ragione a Orban


Assolutamente garantista verso la Santanché e la sua presunta truffa all'Inps, Nicola Porro risulta impegnato da giorni ad aizzare i simpatizzanti dei neonazisti ungheresi conto Ilaria Salis. Perché se la ministra avrebbe fatto bene a non pagar il "pizzo di stato" a fregare quei cretini che pagano le tasse al posto di confidare in un condono, la Salis sarebbe malvagia perché offenderebbe i nazisti ungheresi che inneggiano a Hitler.
In quel suo solito schema basato su illazioni e diffamazione, sostiene che lui avrebbe deciso che un video che circola da mesi dovrebbe dimostrare ciò che quel video non dimostra:



La tesi di Porro è che Orban abbia ragione a prescindere e che dopo un anno di detenzione dura ci sarebbero forse due "possibili prove". Segue un articolo fatto di parrebbe, di quello che incastrerebbe e di quello che forse è accaduto. Insomma, Porro non ha mezza prova a sostegno di ciò che dice oltre la sua simpatia verso i neonazisti ungheresi e l'alleato di Salvini.
E se pare disgustoso l'odio che la destra prova verso i cittadini italiani al fine di sottomettersi al leader ungherese, drammatico è come usino il caso per sostenere che il nazismo andrebbe ritenuta un'ideologia lecita come tante altre.
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