De Carli sostiene che la sua candidatura vada ritenuta opposta all'esistenza di interi gruppi sociali


Mirko De Carli appare davvero deprecabile nella sua abitudine a definire al maschile le donne transessuali al solo fine di offenderle. Evidentemente non sa cosa sia il rispetto, come potrebbero testimoniare le varie cause legali che ho hanno visto accusato di truffa.
Forse intenzionato a scimmiottare la campagna elettorale della leghista Ceccardi, incentrata sul proporre assurde contrapposizioni, l'esponente del partito omofobo di Adinolfi scrive:



La domanda pare chiara: volete voi chi defeca sulla dignità umana o volete chi ha rispetto delle persone? E che senso ha opporre la sua ostentata omoftranfobia ad una donna trans che ha vinto un premio? Coi sta dicendo che con lui quella donna non avrebbe potuto esistere?
Per quanto deprecabile, si può capire chi opporre due pensieri e crea una falsa contrapposizione. Ma non si capisce che senso abbia chi si oppone all'esistenza di interi gruppi sociali sperando che ciò possa portargli profitti economici.

E ci dica. Che dovrebbe c'entrare la parola "libertà" col suo sostenere che bisognerebbe negare la libertà di esistere a chi non è conforme ai suoi pruriti sessuali da cosiddetto "maschio" che continua a dire che alle sue pulsioni sessuali andrebbe dato un valore social e giuridico?
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