Giornalisti Rai in sciopero contro le censure e i diktat di TeleMeloni

«Noi non abbiamo dato la notizia di Lollobrigida e il treno se non dopo ore, solo dopo che il Cdr ha fatto pressioni. Stessa cosa per Giambruno e Gratteri. Mentre diamo notizie in cui si parla di Meloni come una grande statista. È un corpo a corpo quotidiano». È quanto denunciano i giornalisti Rai, in sciopero a causa delle censure e delle imposizioni imposte dal governo Meloni.
«La politica non vuole più le domande, ma mandiamo in onda video autoprodotti dai politici, che sono pura propaganda. Succede con la destra, non con la sinistra. E ogni giorno, ormai, dobbiamo contrattare ogni singola parola da mettere nel pezzo», proseguono.

Ovviamente Fratelli d’Italia nega il successo dello sciopero, sostenendo che la messa in onda di due telegiornali da parte di due direttori filo-meloniani indicherebbe che la censura non sarebbe un problema:

In realtà, due direttori che improvvisano telegiornali per asservire i bisogni di propaganda della Meloni sono prova del clima preoccupante che loro negano. Ed è indicativo che il governo Meloni ritenga che i lavoratori siano loro nemici.


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