Ilaria Salis ai domiciliari a Budapest dopo 15 mesi. Porro le aizza contro i suoi


Pare non esistere volgarità o degrado morale di cui Max Del Papa non sia capace, il che ci spiega perché Nicola Porro lo usi sistematicamente per insultare donne, vittime di femminicidio, ambientalisti e ogni altra persona risulti sgradita alla propaganda populista.
Oggi lo ha incaricato di insultare Ilaria Salis, odiata dal governo perché antifascista. Dopo gli articoli in cui pareva compiacersi di come Orban tenesse in catene persone ingiudicate, oggi pare molto arrabbiato perché la cittadina italiana subirà meno violenze da parte degli ungheresi:



Se da un lato il signor Porro pare riservare solo parole d'amore per quel suo Giovanni Toti che è stato arrestato per corruzione, contro Ilaria Sallis cerca di aizzare persino i no-vox, sostenendo che la gestione della pandemia italiana, elogiata da mezzo mondo, andrebbe ritenuta disastrosa:

Fare casino paga. Sempre. Tanto. Il regime orbaniano è così terribile, quasi peggio del nostro sanitario di Speranza&c., che la nostra Ilaria “Gramsci” Salis è già a casa: concessi i domiciliari con il bracciale elettronico. Basta pagare la cauzione ma quello non è un problema, alla nostra professorina Ibarruri, i soldi, di famiglia, non mancano, poi se mai c’è la colletta comunista, c’è la succursale piddina degli impresari Bonelli&Fratoianni che l’hanno candidata. Ma, siccome fare casino paga, sempre, tanto, occorre continuare a farlo anche perché se no il merchandising crolla, tipo Chiara Ferragni: non pandori ma opere di spranga.

Che c'entra la Ferragni? Nulla, ma insultare gente a caso pare faccia felice l'elettore vannacciano. E se poi si sfotte pure Gramsci per sostenere che Vannacci sia il meglio di cui la destra sua capace, quella gente raggiunge pure l'orgasmo. E godono di chi non propone alcuna argomentazione ma solo insulti gratuiti:

E così “la lotta continua”, proclama babbo Salis, che un tempo era un orbaniano fondente ma era un altro momento, e adesso appare riconvertito al guevarismo di conserva, da concertone primomaggio, da Antonio Scurati e quell’altro, come si chiama, il martire del giorno, quello che se l’è fatta sotto perché uno di 80 anni lo ha guardato storto, da cui la deriva fascista, orbaniana, peggio che orbaniana, del nostro regime melonista. Ah, sì, Stefano Massini. Un kikazè. Oui, je suis Massinì, oui oui, je suis antifà de Pariolì.

Forse andrebbe chiesta una perizia psichiatrica per quei lettori di Porro che riescono a non provare imbarazzo nel leggere 'sta roba. Fatto sta che il diffamatore prosegue dicendo:

Far casino paga e la retorica da quinta elementare, il gramscismo epistolare, le letterine, i quadernini dal carcere, “sono nata antifà, è naturale come respirare”, alla fine pagano, sempre. È naturale anche massacrare la gente per strada, compagna Salis? Sì, secondo le groupie, i Raimo, gli impresari Fratoianni&Bonelli che l’hanno candidata, sì: pestare (o ammazzare) un “fascista” non è reato, si diceva temporibus illis e si dice ancora.

Peccato che Ilara Salis non abbia ammazzato nessuno e sta cercando di provate di non aver preso parte al presunto "pestaggio" per cui gli hitleriani difesi da Del Papa non hanno manco sporto denuncia.
Ed è indicativo che Del Papa dica che il nazismo vada accolto, coccolato e tollerato anche se poi porta ai campi di sterminio. Ed è anche evidente che per loro la presunzione di innocenza vale solo per i politici di destra pizzicati a rubare: chi non coccola i fascisti è colpevole a priori, anche se magari non ha fatto nulla.

Ricordandoci quanti soldi verranno dati a Vannacci perché Salvini ha voluto premiare il suo razzismo e la sua omofobia, scrive:

La compagna Ila non può accontentarsi, crolla la narrazione e crolla il sogno del reddito di cittadinanza europea a vita: è stato calcolato che un seggio a Bruxelles frutta 3 milioni di euro in 5 anni: hai voglia, anche a darne una parte a chi ti ha fatto eleggere, come fanno tutti i partiti, hai voglia a predicà, a menà, a antifà.

Meglio dare milioni a Ciocca, che non contento ottiene pure che le giunte leghiste rendano edificabili i terreni agricoli da lui acquistati? O vuole siano dati alla Ceccardi o alla Sardone perché non vogliono la libertà religiosa?

Sempre parlando per insulti, Del Papa si lamenta che Ilaria Salis voglia essere giudicata innocente. D'altronde Dell'Utri si è accontentato dei domiciliari e anche il cognato di Salvini avrebbe sarebbe stato felice di poterli tenere mentre organizzava falsi appuntamenti dal dentista per uscire di casa quando gli era più comodo:

“Non basta”. Non basta mai, lo sai, lo sai. Non basta il seggio, non basta l’impunità, non basta la santificazione oscena, questi compagni per il mondo migliore sono dei famelici, vogliono sempre di più sempre di più. Quindi Ila, babbo e il resto del centro sociale diffuso non possono smettere di latrare alla luna fascista, orbaniana, meloniana.

Si lamenta poi di tutte le vittime dei regimi che non hanno subito ingiuste pene, premurandosi di avere insulti e offese gratuite contro tutti. D'altronde il populismo ha bisogno di crearsi dei finti nemici, motivo per cui loro odiano chiunque non sia servile nei confronti della Meloni:

Certo che come salvatori dei peggio soggetti nei peggiori bar di Budapest, del Cairo o di Roma Parioli, siamo imbattibili: Zaki, Salis, avanti il prossimo. “Siamo contenti ma è solo l’inizio”, proclamamo gli avvocati Straini e Losco; “La lotta continua, mica ci accontentiamo”, scolpisce babbo Salis.

Quindi chi è di destra non pensa neppure che qualcuno possa essere innocente? Sono così certi della loro colpevolezza da pensare che i domiciliari siano il meglio a cui loro possono ambire?
A quel punto Del Papa si lancia in qualche insulto omofobo che certamente ecciterà le risorse vannacciane:

Per forza. Anzi vedrete, cominceranno subito col dire che i domiciliari non sono soddisfacenti, che il bilocale è stretto, che il braccialetto è pesante, è discriminatorio, un braccialetto non inclusivo, un braccialetto “fa”, quindi ci vuole più lotta antifà, è uno schifo, una dittatura sovranista.

Ma perché l'inclusività li fa schiumare come indemoniati? Perché non sanno vivere senza odio?
Arrabbiato perché la De Salis ha sorriso ai suoi genitori e perché la gente era schifato dalle catene con cui Orban la faceva portare al giunzaglio, è sempre esprimendosi per insulti che prosegue:

Adesso il mondo respira: la egolatrica Ilaria Salis, sempre sofferente in aula, così gemente che i suoi sorrisi influencer inondavano i media, è finalmente libera, concretamente libera; mastica un po’ amaro la sinistra che la pompa, la candida, e che ha quotidianamente bisogno di un martire di giornata, fresco come un ovetto, per sostenere la sua prosopopea da populismo rivoluzionario, e che si vede disinnescare l’arma retorica più efficace: non ci voleva, a neanche un mese dalle elezioni: e se adesso non la votano più? Ah mai, per la Madonna! Toccherà inventarsi qualcosa, finte aggressioni, false persecuzioni, voi comunque stay tuned, restate connessi, i colpi di scena non mancheranno.

Detto da quelli del finto ponte che spacciano per "censura" le contestazioni, pare comico. Ma come tutti i soggetti di destra, Del Papa fa la vittima dicendo che non lo lascerebbero odiare in pace tutti gli altri:

E chi non lo dice è un porco fascista da sprangare, e chi lo spranga va a Bruxelles, nel tempio della Ue nata e cresciuta come una camera di compensazione della grande industria e finanza, a lottare a pugno chiuso contro il capitalismo, il turboliberismo, la finanza, big pharma, big business. A proposito, voi l’avete visto l’appartamento dove la compagna Ilaria opera e pensa e scrive ai domiciliari? Tugurio di merda, regime sovranista fascista, Meloni boia, o Bruxelles o morte, la lotta continua. Sempre. Tanto.

Insomma, praticamente scrive parole a caso. D'altronde loro sono quelli che credono al "gender", alla "invasione" e alla "famiglia tradizionale" rappresentata dal leghista che fa figli con donne sempre diverse o della madre single che chiede a Porro di intervistare il chetainomane americano che ingravida le dipendenti...
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