La leghista Ceccradi insiste nel cercare voti con l'odio verso chi tutela i diritti umani


Il partito di Susanna Ceccardi è stato condannato per aver rubato 49 milioni agli italiani. Il suo leader è indagato per sequestro di persona e omissione d'atti d'ufficio, Sgarbi è accusato di ricettazione, la Santanché avrebbe truffato l'Inps e la Montaruli ha ottenuto un posto in vigilanza Rai dopo la condanna definitiva per peculato.
Il suo sostenere che loro sarebbero gli "onesti" pare dunque molto opinabile. E molto discutibile anche il suo definirsi "cristiana" mentre fomenta odio verso i migranti, resi "clandestini" da una destra che ha deciso di criminalizzare la loro speranza di poter sognare un futuro migliore.

Sostenendo che la dovrebbero votare per odio verso chi non è razzista e chi è antifascista, scrive:



La retorica sulla fantomatica "islamizzazione" della cattolicissima Padania ricorda la propaganda nazista contro gli ebrei. Ed anche il "o noi o loro" pare uno slogan riciclato dall'epoca nazifascista. Anche perché la libertà di culto è un diritto e poco potrà fare per limitarlo, anche se insulta e offende chiunque professi una religione diversa dalla sua.
Ed è indicativo non provi neppure a promettere che lei farà vivere meglio i suoi elettori, preferendo promettergli che lei discriminerà chi è a loro sgradito su base etnica, razziale o religiosa.

La sua domanda è però chiara: preferite due che hanno fatto soldi con omofobia e razzismo o due che hanno lottato per i diritti rischiando la loro libertà personale?
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