La Roccella annuncia l'offensiva del Governo Meloni per vietare le persone trans

L'intervista rilasciata dalla ministra Roccella appare come un chiaro attacco ai diritti conquistati dalla comunità lgbt, dato che il suo negare una realtà scientifica come l'identità di genere finisce col negare la vita delle persone trans.

Per sostenere che la realtà sia una "forzatura", la ministra meloniana ha deciso di calpesta la legge 164/1982, varie sentenze della Corte Costituzione, la Convenzione di Instabul e le sentenze della Corte europea dei diritti. Il tutto pur di dare agio alle pretese di Jacopo Coghe e della sua organizzazione forzanovista.

Intenzionata a rivendicare la decisione dell'Italia di non firmare la dichiarazione Ue per i diritti lgbt per la prevenzione alla violenza omofoba, la signora ha sfoderato una curiosa teoria sul fatto che lei lo farebbe per bambini e per imporre genitori del sesso che vuole Vannacci:

Insomma, sarebbe nel nome dei bambini che loro non muoveranno in dito contro le crescenti aggressioni omofobe, dato che per loro la sessualità dovrebbe essere funzionale unicamente alla procreazione. E per Coghe l'importante è solo che ci sia un maschio e una femmina, motivo per cui sarebbero preferibili due pessimi genitori etero a due ottimi genitori gay.


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