Siamo all'assurdo. Hoara Borselli accusa la sinistra di "odio" verso l'assassino che piace alla Meloni


Hoara Borselli odia i gay, odia i migranti, odia i mussulmani, odia le femministe e odia gli ecologisti. Eppure dice che la sinistra (che lei ovviamente odia) andrebbe accusata di "odio" perché un quotidiano indipendente non elogia i selfie elettorali che la loro Meloni si è scattata con un assassino condannato in via definitiva a cui il governo ha riservato onori di stato a fini elettorali:



Buffo vero? La signora non andò ai funerali di Cutro perché troppo impegnata a partecipare ad un karaoke con Salvini, ma ha trovato il tempo necessario a farsi dei selfie elettorali con un uomo che nel 2000 è stato condannato all'ergastolo negli Usa per l'omicidio dell'australiano Dale Pike. E la sua non è una vicenda che riguarda i diritti umani violati, dato che si tratta di un uomo condannato in via definitiva, al contrario di quella Ilaria Salis che è ingiudicata ma risulta vittima dell'odio delle destra.
Ed è altresì buffo che quelli per cui i ladri dovrebbero "marcire in galera" si vantino di accogliere un assassino come se fosse un capo di stato.

A proposito, la signora Borselli è proprio certa a che a mostrare "sentimenti umani" sia una destra che non prova alcuna pietà davanti a chi muore nel Mediterraneo, acclamando chi si diverte a spedire in porti lontani quelle Ong che potrebbero salvarli?



Inoltre non pare "odio" definire assassino un assassino, dato che 25 anni di detenzione non lo hanno certamente reso meno assassino. Se poi vogliono sostenere che la giustizia sia ingiusta, c'è da temere sia una mossa propagandistica per prepararsi agli esiti dei processi che li vede coinvolti. Infatti tra Sgarbi, Santanché, Salvinie e Toti, di grana giudiziarie ne hanno da vendere.
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