Approvata la riforma Milei, rivolta a Buenos Aires
A Buenos Aires si sono tenute manifestazioni di massa contro la riforma Milei, ossia del presidente populista che tanto piace alla destra italiana.
Il progetto di Javier Milei prevedeva una trasformazione del modello economico e sociale del paese, con forti tagli a pensioni e lavoro e il conseguente indebolimento dei diritti dei lavoratori. Ma migliaia di persone si sono radunate davanti al Congresso e ha cercato di forzare il blocco predisposto dalla polizia in tenuta antisommossa. Gli agenti sono intervenuti con idranti, spray al peperoncino e lacrimogeni, mentre i manifestanti hanno risposto lanciando bottiglie molotov e pietre. Diverse automobili sono state incendiate. Ci sarebbero decine di feriti e almeno 10 persone arrestate.
Di contro, la violenta protesta hacostretto il presidente argentino a fare dietrofront su alcune delle privatizzazioni che gli stavano più a cuore, tra cui la vendita della compagnia aerea di bandiera (Aerolineas Argentinas), le poste (Correo Argentino) e il servizio pubblico radiofonico e televisivo (Rta). Inoltre p stata anche esclusa sia l'abrogazione della moratoria pensionistica.
In Argentina la moneta non vale più niente, la svalutazione è alle stelle e Milei ha vietato tutti gli aiuti alimentari agli indigenti. Ma la signora Giorgia Meloni lo ha invitato al G7 perché di estrema destra.