Arrestato il leghista Roberto Messina per truffa e riciclaggio

Il leghista Roberto Messina, presidente di Senior Italia Federanziani e responsabile terza età della Lega, è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa, associazione a delinquere e riciclaggio.
Secondo gli investigatori, è «attraverso la costituzione di altre fondazioni, associazioni senza scopo di lucro e società» che alcuni degli indagati «ricevevano cospicui introiti a fronte di sponsorizzazioni e donazioni da gruppi multinazionali del settore farmaceutico». Introiti che poi venivano «riversati ad altre entità», riconducibili ai medesimi, «servendosi di fatture per operazioni inesistenti relative a consulenze e progetti fittizi».

I magistrati scrivono che Messina perseguiva «consistenti interessi monetari personali, utilizzando la popolazione senior come copertura». Nelle intercettazioni millantava rapporti importanti con monsignor Paglia e con Salvini che lo avrebbe candidato alle politiche asserendo che «vuole solo me».
Nel 2019, fu sempre Matteo Salvini ad aver incontrato i tesserati di Federanziani accompagnato dallo stesso Messina, scrivendo poi su Facebook: «Che grande energia, altro che “vecchi” a cui quei poveretti dei Cinque Stelle e di Grillo vorrebbero togliere il diritto di voto».
A quei “vecchi” il presidente Messina avrebbe invece tolto i risparmi.


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