Donzelli accusa la giornalista di Fanpage di aver "tradito gli amici"

È grave che Donzelli paia voler difendere i giovani di Fratelli d’Italia che inneggiavano a duce, sostenendo che l'inchiesta di Fanpage sarebbe diseducativa perché il giovane camerata si aspetta protezione dagli "amici". Ed è tipico della cultura cultura mafiosa il sostenere vada considerato infame chi denuncia il malaffare, rompendo l’omertà e il cameratismo:

Quindi, stando a quella teoria, anche eventuali stupratori e pedofili che dovessero frequentare i loro circoli potrebbero confidare nella protezione del branco? Varrà anche per i politici che rubano, i quali potranno sempre contare sul silenzio degli "amici" di partito?
Inoltre, il solo fatto che Donzelli non parli dei contenuti, ma di chi tradisce, sembra più il discorso di un mafioso che di un politico.

L'esponente di Fratelli d’Italia ha più volte ribadito il suo sostenere che il problema non è chi delinque, ma i giornalisti che denunciano i fatti:

Ovviamente il giornalismo sotto copertura è legale e riconosciuto dalle corti internazionali, ma forse Donzelli è arrabbiato perché a finire sotto i riflettori per le sue chat antisemite e contro i disabili è stata anche Ilaria Partipilo, presidente provinciale del gruppo e sua collaboratrice.


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