I gay «sono da bruciare vivi». L'appello del popolo leghista al ministro Salvini in calce al suo post anti-gay


I gay «sono da bruciare vivi». È quanto afferma un leghista in un messaggio diretto al ministro Matteo Salvini in calce ad un pericoloso post in cui il ministro Salvini ha tentato di incitare i suoi seguaci sostenendo che i gay sarebbero "esibizionisti" che andrebbero in giro "mezzi nudi" davanti ai bambini in quanto incapace privi di "rispetto" verso un Vannacci che li definisce "anormali".



L'idea di bruciare i gay, come accadeva ai bei tempi dei campi di sterminio nazisti, pare un'idea condivisa tra i seguaci del ministro Salvini. Infatti un altro suo proselito gli scrive per comunicargli che lui ritiene "malato" chi non è eterosessuale come il suo segretario, sostenendo che i gay vadano "fatti sparire" usando accendini:



A Salvini, altri leghisti comunicano di aver deciso dal suo messaggio che i gay andrebbero ritenuti "penerasti" e che bisognerebbe picchiarli per strada:



Altri scrivono al ministro per commettere evidenti reati di diffamazione aggravata, sostenendo che la vittima di Salvini sarebbe "un pervertito disturbato" e che i gay andrebbero privati da ogni diritto e murati nei manicomi:



Inventarsi false accuse di "pedofilia" resta però il lro evergreen, dato che qualcuno suggerisce a Salvini di usare i bambini per incitare ancora più odio verso le minoranze:





Insomma, Salvini pare abbia raccolto ciò che ha seminato. Ed è davvero inquietante sproni certi violenti a dare il peggio di sé stessi.
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