Il leghista Pillon invita a votare l'estrema destra, inventandosi che Vittoria Ferdinandi voglia "il gender" negli asili


Ostentando degli improbabili occhialetti da sole, il leghista Pillon parrebbe intenzionato a incitare gli omofobi a votare l'estrema destra attraverso un video in cui mente spudoratamente sul contenuto del programma elettorale della sinistra moderata.
Naturalmente chiarisce anche che lui considera "estremista di sinistra" chiunque non sia di estrema destra, asserendo che nel programma elettorale della candidata Vittoria Ferdinandi sarebbe previsto "gender per i nostri figli 0-6 anni":



Se è curioso che Pillon voglia imporre alle opposizioni cosa dovrebbero pensare per corrispondere alla sua surreale idea di "comuniamo", la sua asserzione pare falsa e gravemente diffamatoria. Infatti siamo andati a leggerci il programma di Vittoria Ferdinandi, ma nella sezione dedicata i bambini da 0 a 6 anni non vediamo traccia di quello che spergiura il leghista:



Se in quel capitolo non si parla del fantomatico "gender", che peraltro è invenzione dei gruppi integralisti, c'è da temere che Pillon ce l'abbia con il paragrafo in cui si afferma:

riconoscere pari dignità a tutte le tipologie di formazioni familiari, senza distinzioni, garantendo a tutte l’accesso ai servizi e alle agevolazioni di competenza comunale (con particolare riferimento ai genitori LGBTQIA+ non ancora giuridicamente riconosciuti);

Lo fa infuriare il pensiero che dei bambini non saranno discriminati? L'omofobo dovrebbe votare la sua candidata solo per garantire che la destra rovini la vita a quelle famiglie?

Nel video, il leghista accusa la candidata leghista di aver speso tropo per la campagna elettorale. D'altronde, mica tutti sono come Salvini che possono contare su 49 milioni illegalmente sottratti agli italiani per organizzare comizi elettorali per il generale a cui piacciono i rastrellatori della Decima. E giura pure che lui voterà l'estrema destra perché si è inventato che gli altri vorrebbero «portare il gender negli sili» e «noi il gender per i nostri figli non lo vogliamo».
Si inventa poi che nel programma ci sarebbe «scritto che l'utero in affitto sono i bambini arcobaleno. None esistono i bambini arcobaleno. Esiste l'utero in affitto che è una forma di schiavitù». O così lui dice citando la propaganda neofascista, anche se i gay possono avere figli mediante GpA solo dove le donne non ne traggono beneficio economico, contremante quel loro Elon Musk che a loro non dà fastidio faccia figli con quello che Pillon chiama "utero in affitto" perché ricco, si estrema destra e cos'ì donnaiolo da aver ingravidato anche una sua dipendente.


Quindi, in che modo la sua candidata farà sparire i bambini che Pillon non vuole possano esistere? Li metterà nei piloni di cemento del ponte sullo stretto? E davvero Pillon non si rende contro di quanto sia sgradevole vederlo minacciare die minori, giurando davanti ad un crocefisso che lui darà il suo voto a chi cercherà di renderli orfani di genitori in vita?

Più verosimile è che Pillon sostenga la Scoccia in quanto firmataria del patto di sottomissione all'organizzazione forzanovista Provita Onlus, che insieme a lui tanto si è battuta per promuovere l'omofobia nel Paese:



Data l'evidente falsità delle sue affermazioni, c'è da sperare possa essere denunciato. E chissà che almeno questa volta non arrivi la prescrizione a salvarlo da una condanna penale.
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