Il militante di Forza Nuova attacca i cori fascisti dei giovani meloniani, rivendicando lo scettro del fascismo

Lo scrittore Giovanni De Carli è furioso per l'inchiesta di Fanpage sui saluti romani e sugli elogi al duce a cui si dedicano i giovani di Fratelli d’Italia. Peccato paia arrabbiato perché li accusa di non essere veri fascisti quanto lui, seguace di Vannacci e membro dei gruppi giovanili di Forza Nuova:

Non ci spiega in che modo la signora Meloni sarebbe "dichiaratamente antifascista" dato che lei si è sempre rifiutata di dichiararsi tale. Ed è surreale si lamenti che la signora non sarebbe estranea alla nostra Costituzione, quasi come se non essere un criminale fascista fosse un demerito.
Ovviamente ci spiega anche che lui, evidentemente più fascista dei fascisti della Meloni, vorrebbe che la femmina stesse al suo posto e si limitasse a fare la moglie. Meglio sarebbe stato avere Giambruno al governo, con la Meloni che gli portava il pranzo vestita da servetta francese in assoluta sottomissione...

Ma dato che l'odio pare animare ogni suo messaggio, insulta anche gli antifascisti e il canto di chi sconfisse il regime criminale di Mussolini:

Peccato che se lui può scrivere simili oscenità è solo grazie al sacrificio dei patrioti che lui oggi insulta. E per chiarire il suo pensiero politico, sostiene che a l'inno del partito Nazista sarebbe "eccezionale":


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