Il nuovo editore de L’Espresso ha tolto la tutela legale all'ex direttore querelato da Crosetto

È evidente che la destra usi le querele come manganelli, cercando di creare grane legali a chiunque esprima opinioni a loro sgradite. Ed è molto grave che il nuovo editore de L’Espresso, Donato Ammaturo, abbia deciso di non garantire assistenza legale e manleva all’ex direttore Lirio Abbate, citato in giudizio per diffamazione a mezzo stampa dal ministro della difesa Guido Crosetto.
Dato che il settimanale non aveva mai negato la copertura legale, la mossa del nuovo proprietario appare come «un chiaro segnale verso l’attuale e i futuri direttori che vorranno pubblicare un’inchiesta su Fratelli d’Italia». Per il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani, «se qualcuno aveva dubbi sui reali motivi del cambio imposto alla guida dell'Espresso, ora tutto inizia a diventare più chiaro».


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