Il Papa torna ad usare il termine "fr*ciaggine". Esulta Pillon


«In Vaticano c’è aria di frociaggine». Lo avrebbe detto il Papa durante l'incontro a porte chiuse con i sacerdoti romani che si è svolto martedì 11 giugno.
Nonostante le polemiche, il pontefice sarebbe tornato ad usare termini volgari e lesivi della dignità umana pur di negare l'accesso ai seminari a chi non si identifica come eterosessuale.
Ha chiesto anche di essere attenti alle «ideologie» perché i tradizionalisti «non vanno bene», ma ovviamente i tradizionalisti sono apparsi più interessati alla sua omofobia. Ad esempio, l'ex senatore leghista Simone Pillon esulta così:



Sarebbe interessante capire perché Pillon sostenga che un orientamento sessuale possa essere "importato" o "incoraggiato".
Durante il ventennio, il duce decise di mandare al confino i gay anziché incarcerarli come fece Hitler perché tale azione avrebbe significato ammettere l'esistenza di gay italiani. Inventarsi che una caratteristica naturale possa essere "importata" parrebbe rievocare quella teoria, dato che secondo Pillon non dovrebbero esistere gay italiani ma la loro sessualità sarebbe stata "importata".

L'altra fissa di Pillon è il tentare di opporre il cristianesimo all'omosessualità:



Peccato che a fare la guerra sua il suo Putin e che a pochi interesserebbe un'Europa dove la donna debba preparare il pranzo e la cena al marito mentre sforna figli. E neppure pare "cristiana" un'Europa che vuole lasciar morire in mare i migranti, che preferisce il profitto all'ecologia o in cui s inneggia ai criminali della Decima Mas.
Il fatto che Pillon ritenga "stupida" la natura di interi gruppi sociali è un fatto che appare molto preoccupante.
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