Il partito di Adinolfi insulta i partecipanti al Pride, sostenendo che loro sarebbero "guida morale" dell'Italia


Chissà con quale diritto il signor De Carli pensa di poter insultare il milione di persone che hanno animato il Roma Pride, definendole «un circo». E chissà con quale diritto si sente legittimato ad inventarsi false rivendicazioni, sostenendo che quel milione di persone crederebbe che «la famiglia con una mamma ed un papà sia morta e sepolta, che il sesso sia una scelta come la relazione affettiva e che un figlio sia una possibilità come scegliere se avere un gatto o fare una crociera».
Ma chi mai direbbe simili cretinate? E davvero lui non prova vergogna nel paragonare i bambini agli animali o alle crociere? Inoltre non serve particolare acume per comprendere che nessuno sceglie il suo genere, dato che si tratta di una caratteristica naturale. Così come è evidente a tutti che la famiglia eterosessuale potrà continuare ad esistere anche nel caso in cui lui la smettesse di molestare le altre.
Attribuire falsi pensieri agli altri per istigare intolleranza ci pare un atto davvero immorale. E non va meglio quando inizia a fantasticare su fantomatiche «nudità di ogni genere» che sostiene abbiano avuto luogo a Roma, manco stesse parlando della pornostar corrotta da quel Trump che lui prende come riferimento della sua concezione di "moralità":



Quindi ci faccia capire, dovrebbe essere lui la «guida morale» dell'Italia? E su che basi avrebbe stabilito che essere gay sarebbe immorale, che sia vietato ballare o che le drag queen dovrebbero smettere di esistere?
Ed è curioso il suo sostenere che un Trump che fa assaltare il Congresso e che corrompe con i soldi del partito una prostituta con cui tradiva la moglie incinto dovrebbe darci «lezioni» di omofobia e di limitazione alla libertà delle donne.

La situazione non migliora quando De Carli inizia a sostenere che gli omofobi del partito integralista di Mario Adinolfi avrebbero «valori e ideali più forti e più sani» di chi crede nei diritti civili. Ma quando lo afferma, includerà anche quel prete pedofilo che è stato pizzicato a spellarsi le mani durante il comizio del suo capo?



Oppure intende riferirsi a quel suo Berlusconi che fu indagato per prostituzione minorile e che posa con lui nelle fotografie elettorali di Ravenna?



Oppure il suo riferimento è a quel Toti che oggi risulta agli arresti per corruzione?



O forse è De Carli stesso a ritenersi moralmente elevato, anche se sui giornali lo troviamo coinvolto in notizie come questa:



Sarà che lui cerca profitto dall'omofobia, ma il suo sostenere che alcune persone sarebbero "immorali" solo perché esistono contro il suo volere è un discorso a dir poco aberrante, che ricorda le peggiori ideologie naziste. Ed è surreale sostenga che esisterebbe un "noi" contro "loro", in cui parrebbe dare per scontato che chi non è gay debba essere conteggiato dalla sua parte. Con buona pace per il suo sostenere che la maggioranza dovrebbe sopraffare le minoranze, la stragrande maggioranza degli eterosessuali non è certamente omofobo quanto loro. Quindi non ha senso il suo dire che i Pride sarebbero "minoranza" come quel suo partitino che ad ogni tornata elettorale finisce nell'irrilevanza più totale.
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