In 30.000 al Budapest Pride contro l'omofobia di Orban


A Budepest, oltre 30mila persone hanno sfidato l'omofobia di Orban e sono scesi in strada per l'annuale Pride. Tra loro, anche l’ambasciatore statunitense David Pressman, dichiaratamente gay e padre di due gemelli, tra i 44 ambasciatori firmatari di una dichiarazione a sostegno dei diritti lgbt (che ovviamente non è stata sottoscritta dall'Italia di Salvini e di Giorgia Maloni).
Se nel 2012 la Costituzione ungherese è stata modificata per definire il matrimonio come unione esclusiva tra uomo e donna, nel 2021 il presidente Orban ha scimmiottato Putin imponendo una legge che vieta ogni tipo di discussione legata a tematiche lgbt nelle scuole e sui media.
L'ambasciatore Pressman ha osservato che «la paura è qualcosa su cui fanno affidamento coloro che cercano di indebolire la democrazia, e la loro moneta troppo spesso siete voi e le vostre famiglie. A una marcia del Pride organizzata dagli ungheresi a Pécs l’anno scorso, ho camminato accanto a un amico, un collega ambasciatore e un genitore. Le telecamere dei media controllati dal governo erano puntate su di me – come lo sono adesso – e ci hanno filmato mentre mi presentava il suo bambino di cinque anni. Il telegiornale di quella sera riportava di aver ‘avvistato’ la mia interazione con questo bambino e descriveva sinistramente che ero stato visto ‘interagire con i bambini’. Non avevano bisogno di finire la frase, hanno lasciato che la paura facesse il resto». «Quando un musicista o un influencer spinge il popolo ungherese a votare, è un pedofilo o un pervertito. Quando i leader dell’opposizione politica esortano i cittadini a sostenere politiche alternative, sono agenti mentalmente instabili di una potenza straniera. Quando le persone stanno dalla parte delle vittime di una guerra, sono loro gli aggressori. Questi attacchi – siano essi legali, retorici o reputazionali – erodono le libertà del popolo ungherese, dell’anima ungherese. Ogni volta che i politici, ovunque, cercano di trarre profitto trasformando l’amore in odio, l’integrità in depravazione… dobbiamo prestare attenzione».
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