L'evangelico Carollo e Roveda attaccano il Roma Pride, sostenendo sia un'offesa ai "cristiani"


Il pastore evangelico Luigi Carollo ringrazia pubblicamente il suo amico di Fiamma Tricolore che lo ha citato per istigare gli intolleranti alla discriminazione contro i gay, ovviamente facendo leva sulla religione come strumento di incitamento all'odio:



E se non c'è giorno in cui Rovera e Carollo non esprimano disprezzo verso i gay, nell'articolo sostengono che sarebbe inutile manifestare per i diritti dato che loro negano l'esistenza della discriminazione. Nel pezzo pubblicato dall'evangelico, leggiamo:

Il 15 giugno, nel pomeriggio, si è tenuta la 30esima edizione del “Roma Pride”. Siamo a parlarne perché – come spesso accade – vi hanno partecipato i gregari di “+Europa”, Riccardo Magi in testa. Un’occasione tanto ghiotta per far demagogia a costo zero non poteva sfuggire ai figli politici di Emma Bonino.
Detto questo, per dovere di cronaca, riportiamo ciò che ha postato sulla sua Pagina Facebook l’Onorevole Riccardo Magi: “Nel mondo e anche in Italia stiamo vedendo dei passi indietro sui diritti. Questo ci preoccupa moltissimo: nelle democrazie avanzate la condizione dei diritti della comunità lgbtqia+ è sinonimo della condizione della democrazia”.
Parole prive di significato dal momento che in Italia tutti i cittadini sono tutelati dalla legge e nessun tipo di violenza viene tollerato o lasciato impunito dalle procure della Repubblica.

L'asserzione di Roveda pare priva di senso, perché l'estremista dovrebbe sapere che Carollo si è battuto contro il ddl Zan che avrebbe punito la propaganda d'odio, oggi punita solo se esercitata verso gruppi religiosi o diverse etnie.
E se è evidente che da estremista di destra lui odi +Europa, non si capisce perché si inventi che il pride sarebbe una manifestazione di partito. Ma se a lui sta bene che il pastore Carollo attacchi il Papa quando non si dimostra omofobo quanto lui vorrebbe, per incitare odio contro i gay scrive:

Ma per Magi e gli altri militanti di “+Europa”, la partecipazione al “Roma Pride” è l’occasione propizia per attaccare il nemico di sempre: il Vaticano.
Nel suo post, l’Onorevole Magi ha scritto: “Non bisogna mollare di un centimetro neanche sulla condizione di laicità dello stato. E proprio per questo sul nostro carro abbiamo esposto un cartello che dice “libera frociaggine in libero Stato”. Nei paesi in cui ci sono regimi teocratici e fondamentalisti a pagarla per primi sono sempre coloro che fanno parte delle comunità lgbtqia+”.

Evidentemente Roveda non ha problemi quando il loro papa insulta i gay con termini da scaricatore di porto. Ed ovviamente ci spiega che lui attacca il Vaticano solo perché ritenuto non sufficientemente integralista e di estrema destra:

Secondo i Radicali di “+Europa”, dopo le parole di Jorge Mario Bergoglio, vi sarebbe un pericolo per la “laicità dello stato”. Evidentemente tra i figli di Emma Bonino nessuno ha capito che il Sovrano della Città del Vaticano è ciò di più lontano che vi possa essere dall’ortodossia cristiana.
Se così non fosse il giornalista Andrea Cionci non avrebbe avuto la necessità di presentare un’“Istanza per il riconoscimento della nullità dell’abdicazione di Benedetto XVI” e i sacerdoti del “Sodalizio Sacerdotale Mariano” non avrebbero subito ciò che hanno subito per mano di Bergoglio.

Inventandosi che i gay sarebbero "lobby", come prassi degli estremisti di destra, prosegue:

Vedere pericoli per la Lobby LGBT e sottolinearlo ad ogni piè sospinto non ha portato molta fortuna a “+Europa” che infatti – nonostante un improbabile sodalizio con “Italia Viva”, “Partito Socialista Italiano” e altri – alle Elezioni Europee si è fermato ad un misero 2.43%, a fronte del necessario 4% per entrare al Parlamento Europeo.

Ed ovviamente assicura che gli italiani dovrebbero pensarla come lui, ossia fregarsene dei diritti umani perché a loro interessa solo il prezzo della benzina (anche se non criticavano una Meloni che ha disatteso la promessa di rimuovere le accise):

Gli italiani sono stufi della retorica, fondata sul nulla, fatta da Matteo Hallissey, Filippo Blengino, Patrizia De Grazia, Riccardo Magi, Benedetto Della Vedova, Alessandro Zan, Monica Cirinnà e Elly Schlein.I contribuenti italiani vogliono che calino il prezzo di diesel e benzina, si riducano gli importi delle fatture dell’energia, riparta il lavoro e si faccia – finalmente – un piano sanitario nazionale per migliorare le condizioni di cura dei meno abbienti.

A quel punto, cita il pastore Carollo:

L’Italia non ha bisogno di un treno arcobaleno con cui ATAC, a Roma, ha voluto celebrare il “Roma Pride”. Come ha ben detto il Pastore evangelico della “Sabaoth Church” di Modena, Luigi Carollo, “Sarebbe bello avere il treno arcobaleno, per i colori, per i significati storici e spirituali. Averlo per un’impostazione ideologica, dettata dal politicamente corretto, sa tanto di invito a salire sul treno dell’ideologia”.

Esattamente, come si può sostenere che il riconoscimento di una identità sessuale sarebbe "ideologia" solo perché a loro non piacciono i gay? E non va meglio con Roveda che conclude:

Come sempre, “Civico 20 News” invita a non giustificare mai, e per nessun motivo, qualsivoglia forma di violenza e, al contempo, a non dimenticare le radici cristiane dell’Europa tanto care a Benedetto XVI.

Che c'entrano le "radici cristiane" con la loro omofobia? Come possono sostenere che sarebbe "cristiano" odiare il prossimo loro?
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