L'ultima dell'evangelico Carollo: «l'identità sessuale o l'orientamento non è cosa naturale, e soprattutto normale»


Il pastore evangelico Luigi Carollo pare ossessionato dai gay e dal suo voler sostenere che dalle sue più basse pulsioni sessuali dovrebbero derivare privilegi esclusivi. Tesi che non pare dissimile dalle teorie naziste sull'arianesimo, dato che Hitler pensava che da determinate caratteristiche naturali dovessero derivare privilegi sociali.
Dalla sua pagina Facebook, il pastore evangelico tenta di sostenere che chi non condivide i suoi stessi istinti sessuali sarebbe portatore di «declino etico, morale, sociale e demografico». Insomma, sarebbe tutta colpa di chi ama persone del proprio sesso se gli etero non fanno più figli. E dato che lui parrebbe pronto a dire qualunque cosa pur di istigare i suoi alla discriminazione, si inventa persino che l'orientamento sessuale sarebbe «fanatismo» e che i Pride andrebbero ritenuti «manifestazioni anti famiglia». Peccato che tutti i gay abbiano una famiglia, esattamente come gli eterosessuali, e che ad apparire contro la famiglia sia solo un pastore che invita a non amare i figli gay. In passato arrivò persino ad incitare i genitori omofobi a non accettarli, incurante di come l'atteggiamento da lui suggerito sia provata causa di suicidi e violenze.



Se Gesù dovesse tornare, lui è certo di poter dormire sonni tranquilli? Perché non è detto che il suo sostenere che Vannacci sarebbe una risposta alle sue preghiere o il suo mostrarsi così omofobo siano gesti che faranno felice Gesù.

Evidentemente non ancora soddisfatto, è citando il suo Vannacci che il pastore inizia a dire che sarebbe realtà oggettiva che «l'identità sessuale o l'orientamento non è cosa naturale, e soprattutto normale».
Ma se lui va in radio a dichiarare davanti ai suoi bambini che lui si trombetebbe con regolarità la loro mamma, contro i gay si inventa che «tutto è orientato al sesso, alla perversione».



Diffamando i partecipanti a manifestazioni che è evidente lui non abbia mai visto dal vivo, è in base al suo pregiudizio che ad un pubblico di omofobi patentati domanda: «Voi durante un pride vedete situazioni naturali o sobrie? Mai e poi mai. Tutto è orientato alla disforia, al non binario ecc... ad offendere chi la pensa diversamente e soprattutto a bullizzare le minoranze Cristiane».

Considerando che lui non fa che bullizzare i gay, pare abbastanza ipocrita sostenga di essere vittima di discriminazione perché alcune persone osano esistere contro il suo volere. E pare molto discutibile voglia sostenere che in Italia i "cristiani" sarebbero minoranza, ovviamente usando quel termine come se fosse sinonimo di "omofobo".

A dar man forte al pastore è arrivato anche il solito giocatore della MB Sporting Club di Latina:





Peccato che il signor Andrea Vani non dica le stesse cose quando gli omofobi sbandierano la loro sessualità. E sinceramente non si capisce perché il mondo dovrebbe "capire" che lui pretende che gli altri siano costretti a nascondersi solo perchè lui manifesta intolleranza.

Ma se il giocatore della MB Sporting Club di Latina si dice convinto che i gay dovrebbero nascondersi, lui si sente legittimato ad ostentare le sue presunte convinzioni religiose asserendo che i figli dovrebbero "schifare" le madri single:



Se è curioso che la sua condanna riguardi solo le donne, quasi come se l'uomo non avesse responsabilità nella nascita dei figli, ad apparire discutibile è anche la facilità con cui il giocatore di basket si senta legittimato ad elargire conanne alle vite altrui.
Ma sarà da ritenersi in "peccato mortale" anche quella Meloni che il suo pastore invitava a votare?

Valuteremo eventuali responsabilità penali del loro scrivere:



Come si permette il pastore di definirci "topi"? E perché si inventa che noi ci nasconderemmo o che dovremmo cercare "confronto" con chi insulta e denigra i gay? Non è che che se lui dice che i gay sarebbero "anormali", allora i gay dovrebbero sentirsi in dovere di convincerlo che lui si sbaglia o lui avrebbe ogni diritto di insultarli...
E neppure ci è chiaro quale "replica" vorrebbe il giocatore, dato che abbiamo semplicemente dato visibilità ai commenti da lui pubblicati. Se poi lui ritiene che riportare i commenti pubblici di un personaggio pubblico sia "una critica", non sarà che il signor Vani sa bene che ciò che scrive è molto opinabile?

Un'altra seguace di Carollo suscita l'ilarità del pastore pregando contro la donna che lui ha messo alla gogna:





Come dovremmo giudicare persone che usano la preghiera come mezzo di offesa? Eppure il pastore ride, elogiando anche chi insulta i partecipanti ai Pride:





Considerando che la storia biblica di Sodoma e Gomorra è una condanna alla mancanza di ospitalità e non dell’omosessualità, forse non dovrebbero citarla con tanta superficialità dato ciò che scrivono contro l'accoglienza dei migranti.
Se non altro, il proselito di Carollo ammette che loro non hanno rispetto degli altri. E pazienza se il codice penale prevederebbe che il rispetto sia dovuto e che non sia una loro concessione...
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