Pillon continua a incensare Orban e a insultare chi critica lo sterminio di Gaza


L'ex senatore leghista Simone Pillon dovrebbe è un avvocato. Dunque pare abbastanza surreale che un avvocato voglia sostenere che Ilaria Salis andrebbe ritenuta colpevole anche se ingiudicata solo perché lo dice Orban e lei è odiata dai leghisti. Ed appare abbastanza surreale anche il suo inveire contro chi è innocente sino a prova contraria, tacendo però su tutti quei condannati con cui la destra continua a riempire il nostro parlamento.

Sostenendo che lui avrebbe deciso che il suo Orban avrebbe ragione a ritenere colpevole una cittadina a cui l'Ungheria ha negato un giusto processo, scrive:



Ormai avvezzo a parlare per slogan, Pillon prova anche a rilanciare la teoria per cui andrebbe ritenuto"antisemita" chiunque critichi i bombardamenti israeliani sui civili di Gaza. E se è evidente che le critiche ai massacri non ha nulla a che vedere con la religione, inquietante è come il leghista la tiri sempre in ballo:



Non è chiaro perché Pillon voglia sostenere che essere ebreo dovrebbe dare libertà di uccidere. Ed è curioso insista nell'accusare di "antisemitismo" chi contesta le bombe, salvo poi tacere sulle chat antisemite dei circoli giovanili di Fratelli d'Italia o tra i federalissimi del ministro-cognato di Giorgia Meloni:





Difficile pare anche capire il nesso tra il discorso di Pillon e la notizia da lui riportata, quasi a lui desse fastidio che le vittime usino il simbolo che i suoi amati israeliani usano per indicare chi vada ucciso.
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