Salvini parla di "colpo di stato" in Europa. Peccato che tutti gli incarichi riflettono il voto


Il ministro Salvini pare voler scimmiottare Donad Trump alla vigilia dell'attacco al parlamento, usando terminologie inopportune e pericolose per lamentarsi di come il suo gruppo parlamentare non avrà i poteri che lui sperava.
Con toni molto pericolosi, il leghista ha affermato: «Quello che sta accadendo in queste ore puzza di colpo di Stato, perché milioni di europei hanno votato e hanno chiesto un cambiamento dell'Europa da tutti i punti di vista. E che cosa ti ripropongono quelli che hanno perso voti? Le stesse facce: Ursula von der Leyen, un socialista al Consiglio europeo e una persona indicata da Macron per la politica estera».

Peccato che i numeri gli siano torto. Infatti Von der Leyen è membro del PPE, ossia del principale gruppo nel parlamento europeo con 188 seggi. Kallas è di Renew Europe, che detiene 75 seggi. La sua Identità e Democrazia, invece, ha solo solo 58 seggi.
Ne consegue, dunque, che gli incarichi riflettano il voto. Ed è grave che Salvini parli di "colpo di stato" perché la sua minoranza non comanderà l'Europa.
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