Spuntano chat antisemite nella seconda puntata dell'inchiesta di Fanpage sulla gioventù meloniana


Fanpage ha presentato la seconda puntata della loro inchiesta sulla gioventù meloniana. Dopo aver mostrato i saluti romani, i “Sieg Heil” e gli inni al Duce che animano i giovani di Fratelli d'Italia ( i quali, peraltro, si finanzierebbero facendosi pagare dallo stato per fare finto servizio civile), questa volta hanno mostrato alcune chat antisemite e razziste intercorse tra i membri del movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Inoltre Flaminia Pace, segretaria del circolo romano Pinciano di Gioventù Nazionale, è stata filmata mentre faceva commenti offensivi nei confronti di Ester Mieli, senatrice di Fratelli d'Italia ed ex portavoce della comunità ebraica romana. Pace, in modo sprezzante, ha deriso Mieli dopo aver pubblicato un comunicato stampa di solidarietà nei suoi confronti.
«Gli ebrei sono una casta, campano di rendita in virtù dell’Olocausto –afferma una militante del circolo di Gioventù nazionale Centocelle– Sono troppi, io li disprezzo come razza, perché oggettivamente è una razza, c’è la razza ariana, c’è la razza ebraica, c’è la razza nera». Le immagini mostrano anche i militanti di Gioventù nazionale scambiarsi “Sieg Heil!” e ricordare con nostalgia i tempi dello stragismo nero.
La violenza verbale verso gli ebrei è presente anche nelle chat di Gioventù nazionale Bari, coordinata dalla presidente provinciale Ilaria Partipilo, che negli eventi pubblici affianca il deputato Donzelli. Nello scrivere ai militanti di cui è responsabile, li definisce “camerati”, ha ridicolizzato un militante di Gioventù Nazionale di religione ebraica, ha parlato di “ebrei infami”, e ha condiviso fotografie di svastiche e croci celtiche disegnate all’università. Definisce “menomate” le persone affette da sindrome di Down e scrive frasi come “mi ha contattata un ne*ro”, sostenendo di volerlo “aggregare così nessuno mi poteva accusare di razzismo”.
Ovviamente anche l'omofobia abbonda nei circoli di Gioventù Nazionale: “Il mio professore di latino è gay e convive con un uomo”, “che schifo, cambia classe”, replica una militante; “ci sono i trans che si sentono donne e vanno a manifestare”, “ma è una donna o non è una donna?”, chiede un'altra.
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