Salvini elogia Luiza Conlaz e la stampa trasforma l'attrice porno in una fantomatica "attivista lgbt"


Ci spiace per La Stampa, ma a noi risulta che la signora Luiza Conlaz sia una attrice porno, non una fantomatica "attivista lgbt". Infatti sui suoi profili si mostra mentre di fa paleggiate dal fidanzato uomo, sottolineando che il suo pubblico pagante è costituito da uomini. E probabilmente non basta realizzare un video porno insieme a Valentina Nappi per renderla una portavoce delle persone lgbt.



Sinceramente non sappiamo se la signora Liza ambisca a trovare altri ministri del Governo meloni che possano offrirsi di fare pubblicità al suo profilo OnlyFans, ma è è in mezzo a svariate fotografie pornografiche che oggi scrive:



Esattamente, chi mai impedirebbe ai gay di destra di poter partecipare ai Pride? E in quale modo il suo ostentato disprezzo per ecologisti e femministe dovrebbe limitare gli altri dal poter esprimere le proprie idee. Per quanto ci riguarda, la signora può pensare ciò che vuole, ma ci va un po' meno bene che una signora che non ci risulta abbia mai fatto nulla per la comunità lgbt venga spacciata per "attivista" solo perché a Salvini ha fatto comodo strumentalizzare i suoi attacchi ai Pride.

C'è gente che lavora alacremente per promuovere tolleranza senza ricevere nulla in cambio, poi arriva l'attricetta porno che attira Salvini grazie alla sua scollatura e si becca un titolo che viene negato a chi si dà davvero da fare? Anzi, le facciamo pure incrementare il giro di affari grazie alla pubblicità di un ministro della Repubblica?

E davvero vorrebbero raccontarsi che a rappresentare l'attivismo lgbt sarebbe una donna che invita i maschi a masturbarsi davanti alle sue fotografie, che chiarisce di avere un pubblico solo maschile e che si mostra nell'atto di essere palpeggiata dal fidanzato maschio dicendo che lo starebbe facendo a sostegno del nucleare?



Anche no. Ed ovviamente il problema non è tanto la professione scelta dall'attrice porno, ma il fatto che si permetta di offendere le migliaia di persone che partecipano ai Pride, al punto da essere risultata utile persino alla propaganda di Salvini.
In passato, quando i personaggi famosi ancora non partecipavano ai Pride per timore dell'odio di quelle persone di destra a cui lei vorrebbe regalare i Pride, erano gli attori porno a partecipare per richiamare partecipanti. Lo facevano perché contro di loro esisteva già stigma e dunque non richinavano la carriera nel difendere ciò in credevano. Ma loro ci credevano, lei parrebbe non crederci molto dato che pare davvero surreale voglia sostenere che i gay andrebbero criminalizzati solo perché pochi di loro stanno con quel Vannacci che li definisce "anormali".
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