Giorgia Meloni torna ad usare sua figlia per propaganda (a nostre spese)


Giorgia Meloni è tornata ad abusare della figlioletta minorenne a fini di propaganda, ottenendo il plauso del suo partito:



Non male per una signora che, pur di fare facile vittimismo, diceva di dover difendere Ginevra dall'invadenza dei media:



Si denuncerà da sola per aver dato sua figlia un pasto ai fotografi? Ed esattamente, per quale motivo i contribuenti hanno dovuto pagare il biglietto alla bimba, quando madri con ben meno possibilità economiche non possono certamente portarsi i figli al lavoro? Mentre il suo governo taglia 100.000 posti per gli asili nido, lei pare volerci darci lezioni di quanto sia facile essere donna e madre, a spese nostre.

Eccitato da quell'abuso propagandistico, Giorgio La Porta dedica agli omofobi l'immagine di una donna ricca che si fa pafare con denaro pubblico i suoi provilegi da madre single:



Ci spiace per il signor Giorgio e per il suo odio verso i francesi, ma i privilegi della casta non parrebbero un motivo di vanto. Il vanto sono quelle madri che crescono figli senza poterli portare al lavoro e senza avere una villona con piscina come la loro leader. Sono quei genitori che sfidano l'omofobia del Governo Meloni e cercano di impedire che Puantedosi possa rendere orfani i loro figli. E sono quei genitori che insegnano ai figli che solo la restra può restare achifata da una cerionia olimpica in cui si chiedeva la pace nel mondo.
Lui dice cge le drag fanno schifo e che è bella l'immagine di una donna che usa la figlia per propaganda politica? Lo dica a nome suo, senza tirare in ballo gli italiani.
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