Il deputato leggista che irride il patriarcato per attaccare l'atleta olimpionica trans


Dato che Macron si oppone ad un Salvini che vorrebbe concedere a Putin tutto ciò che la Russia chiede, è con un atteggiamento abbastanza infantile che il ministro dei trasporti cerca di vendicarsi diffamando le Olimpiadi di Parigi.
Dato che i leghisti dicono tutto ciò che Salvini gli dice di dire, è sufficiente che lui confonda un banchetto mitologico con l'ultima cena perché loro si inventino inesistenti offese al "cristianesimo" di chi esulta ogni volta che dei migranti affogano nel Mediterraneo. Se lui urla che bisognerebbe discriminare le atlete trans, loro dicono che le donne sarebbero uomini.
In particolare, Salvini dice che l'atleta italiana dovrebbe vincere a tavolino contro un atleta algerina che ha cabinato sesso prima della pubertà, ossia in un periodo che la scienza ritiene non possa comportare alcun vantaggio. E sinceramente, chi conta 9 vittorie e 5 sconfitte di sicuro non pare avere uno score che può legittima le scomposte proteste salviniane.

Ma dato che fomentare odio è più facile che far arrivare i treni in orario (dato che da giorni i treni italiani sono allo sbando), il deputato leghista Alex Bazzaro irride il patriarcato per attaccare Imane Khelif:



Peccato che la boxe non sia "un pestaggio" e che una donna trans non è "un uomo". E se i leghisti parrebbero avere in odio le femministe, è imbarazzante il suo irridere le vittime di femminicidio a nome della tranfobia promossa da Trmo, Musk e Pillon.
Commenti