Il murales dedicato a Michela Murgia fa schiumare Jacopo Coghe


Jacopo Coghe sarà anche un feroce omofobo che cerca di trarre profitto economico dalla promozione della discriminazione, ma non si capisce perché pretenda che Roma debba negare rispetto ai gay solo perché lui li odia.
Sempre rabbioso e pronto a usare l'odio omofobico per promuovere la sua amata destra, scrive:



Sempre cercando di risultare ossessivamente offensivo, denigra anche il lavoro dell'autrice dell'opera e si inventa che un adesivo removibile fosse atto vandalico alla sua sacra serranda. Ovviamente si premura anche di affermare che lui considera "blasfemia" il fatto che altre persone possano ritenere che Dio non sia omofobo come sostiene lui:



Ci spiega poi che lui va a braccetto con Fratelli d’Italia, i quali sarebbero sempre disponibili ad aiutarlo a denigrare chi non odia i gay:



Inizia così ad insultare Michela Murgia, perché donna libera che non avrebbe mai permesso a Coghe di poter gestire il suo corpo:



Insomma, Coghe parrebbe odiare tutti. D'altronde i suoi "eroi" sono signore che fantasticano sui bambini che dovrebbero fare sesso con animali...



Quindi i "modelli culturali imposti" sarebbero quelli che invitano a lasciare gli altri liberi di essere e di amare? Mentre la libertà sarebbe quella vietare e negare diritti? Coghe pwre avere uno strano concetto di imposizione.
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